Attenzione a quella mail: la nuova truffa dilaga sotto falso nome
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Direttore: Alessandro Plateroti

Promozione imperdibile ma in realtà è una truffa: attenzione a questa mail

Le email sul computer

Potrebbe sembrare una promozione imperdibile. Ma dietro quell’offerta si nasconde una truffa pericolosa: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Un’ondata di truffe informatiche sta colpendo migliaia di utenti in tutta Italia, sfruttando un meccanismo tanto semplice quanto subdolo: il nome di note catene di supermercati. Tra i casi più diffusi spicca quello legato a Esselunga, ma non è escluso che anche altri marchi vengano utilizzati per raggirare ignari cittadini. È la cosiddetta “truffa del supermercato”, che si nasconde dietro email ingannevoli dall’apparenza ufficiale.

Attacchi di phishing aziendale

Truffa del supermercato: la nuova frode che insidia i consumatori italiani

Si tratta di un sofisticato sistema di phishing, studiato per carpire dati personali e finanziari. Gli utenti ricevono una mail in cui si promettono buoni sconto, premi in denaro o promozioni esclusive. Un invito a cliccare su un link, con tanto di grafica convincente e loghi aziendali, ma dietro cui si celano portali falsi progettati per sottrarre informazioni sensibili: numeri di carte di credito, credenziali di accesso, indirizzi email.

Il meccanismo della truffa del supermercato

Al centro della truffa del supermercato c’è la costruzione di un messaggio convincente, che punta tutto sul senso di urgenza. “Hai vinto un buono spesa da 500 euro! Clicca qui per riscattarlo subito”. Ma è proprio questa fretta indotta a diventare l’elemento chiave del raggiro.

I truffatori utilizzano indirizzi email che sembrano autentici, ma che all’analisi attenta rivelano anomalie: domini leggermente diversi da quelli ufficiali, errori ortografici minimi ma significativi, indirizzi che non corrispondono a quelli conosciuti. Inoltre, il link incluso nella comunicazione non rimanda mai al sito ufficiale, bensì a una copia fasulla che ne imita l’aspetto, ma che serve unicamente a raccogliere dati.

La risposta di Esselunga 

Esselunga, tra i primi marchi a essere coinvolti nel fenomeno, ha subito preso posizione. Attraverso un comunicato ufficiale e una campagna informativa sui propri canali social e sul sito aziendale, ha chiarito: “Non siamo in alcun modo coinvolti in queste comunicazioni fraudolente. Invitiamo i clienti a non cliccare su link sospetti e a segnalare ogni anomalia ai nostri contatti ufficiali”.

Il brand ha messo a disposizione dei clienti una guida dettagliata per riconoscere i tentativi di phishing, con esempi pratici, e ha intensificato i controlli sui canali digitali per arginare il fenomeno. La strategia punta sull’educazione digitale, per rendere l’utenza sempre più consapevole e preparata a difendersi.

Come difendersi 

Per evitare di cadere vittima della truffa del supermercato, è fondamentale seguire alcune regole di autodifesa digitale:

  • Controllare sempre il mittente dell’email e l’URL del sito a cui rimanda.
  • Non cliccare mai su link contenuti in email sospette.
  • Evitare di inserire dati personali o bancari su siti che non presentano il prefisso https o che non appartengono ai domini ufficiali.
  • In caso di dubbi, accedere al sito del supermercato digitandolo direttamente nel motore di ricerca, senza passare dalla mail.

Le conseguenze economiche e reputazionali delle frodi informatiche

Oltre al danno diretto agli utenti, la truffa del supermercato rappresenta un rischio anche per le aziende coinvolte. Il furto d’identità del brand può minare la fiducia dei consumatori, generare danni reputazionali e causare una perdita economica indiretta, difficile da quantificare ma di grande impatto sul lungo periodo.

Per questo, le aziende stanno investendo sempre di più in sicurezza informatica, comunicazione trasparente e sensibilizzazione. Il fronte della cybercriminalità è in continua evoluzione, e la risposta delle istituzioni e del tessuto imprenditoriale deve essere altrettanto rapida e coordinata.

Educazione digitale e responsabilità collettiva

È necessario che anche le istituzioni contribuiscano a contrastare il fenomeno. Le truffe online si stanno diffondendo in maniera capillare e colpiscono tutte le fasce d’età, rendendo indispensabile una maggiore alfabetizzazione digitale

Campagne di prevenzione, informative sui media, interventi nelle scuole: tutto può contribuire a creare una società più consapevole e meno vulnerabile.

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ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2025 8:57

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