Cinque attivisti hanno condotto un ennesimo attacco, stavolta ai danni del teatro milanese ‘Alla Scala’. Sono stati condotti in questura.
Continuano le proteste degli attivisti contro l’inquinamento ambientale. Le forze dell’ordine hanno fermato una banda composta da cinque attivisti di “Ultima Generazione”. Sono accusati di aver lanciato della vernice blu e rossa contro l’ingresso del teatro “Alla Scala” situato a Milano.
Gli ambientalisti sono stati bloccati dagli inquirenti. Si sono recati nel teatro con un cartellone con su scritto: ‘Ultima generazione – no gas no carbone’. Gli inquirenti hanno provveduto all’identificazione degli attivisti e li hanno condotti in Questura per essere denunciati. In seguito allo spiacevole accaduto, il personale del teatro e l’Amsa hanno dato il via alle operazioni di pulizia della facciata in vista dell’evento di stasera.
La scelta dell’opera
Quello di stasera è l’evento culturale più importante per la città di Milano. Numerose le polemiche derivanti dalla scelta dell’opera russa di Musorgskij, designata molto tempo prima dall’invasione dell’Ucraina.
Il sindaco Giuseppe Sala in occasione della prima puntata del suo podcast Buongiorno Milano dedicato al 7 dicembre, – festa di Sant’Ambrogio, patrono della città – ha spiegato il motivo della scelta. “Si tratta di un’opera russa e non sono mancate le polemiche quasi che questa scelta potesse essere interpretata come un atto politico a favore dei russi nella guerra contro l’Ucraina. Però mi sembrano polemiche mal poste, il Boris Godunov in realtà è una grande riflessione sulla verità e sui drammi connessi alla dittatura”. Secondo il sindaco inoltre “non è pensabile oltretutto che, per il fatto che non si voglia appoggiare la politica di un Paese, sia necessario cancellare la cultura dello stesso. Specie se si tratta di un’esperienza come quella russa che in gran parte ha ispirato le radici della nostra sensibilità europea”, conclude.