La loro corsa ai profitti record scatena la richiesta di maggiori entrate fiscali
Le grandi compagnie petrolifere e del gas europee stanno attualmente registrando profitti record, grazie all’aumento dei prezzi energetici guidato in gran parte dalla guerra della Russia contro l’Ucraina. La francese TotalEnergies, BP, Equinor, e Shell sono solo alcune delle aziende che hanno recentemente annunciato i loro risultati finanziari eccezionali. Questo ha fatto aumentare le richieste per un maggiore impegno da parte dei governi europei per aumentare le entrate fiscali attraverso sistemi fiscali più stringenti.
Negli Stati Uniti, il presidente Joe Biden ha descritto i profitti di Big Oil come “oltraggiosi” e ha proposto di quadruplicare le tasse sui riacquisti di azioni proprie delle società. L’UE ha già un’imposta straordinaria sulle società che registrano un aumento del 20% dei profitti rispetto alla media quadriennale. Tuttavia, molti attivisti chiedono che questi profitti siano utilizzati per alleggerire i costi energetici per i consumatori e supportare la transizione verde.
Mentre le società petrolifere continuano a fare profitti a livelli senza precedenti, c’è un crescente desiderio di utilizzare questi profitti per sostenere lo sviluppo sostenibile e proteggere l’ambiente. Questo potrebbe essere ottenuto attraverso politiche fiscali più stringenti che mirano a sfruttare i profitti delle compagnie petrolifere e utilizzarli per raggiungere obiettivi sostenibili.