In Austria scatta un nuovo lockdown, ma solo per i non vaccinati. La decisione che divide l’opinione pubblica.
A fronte dell’aumento dei contagi giornalieri registrato in Gran Bretagna e in Russia (ma non solo), l’Austria adotta una strategia per contenere gli effetti della nuova ondata. E la strategia fa discutere e divide l’opinione pubblica. A fronte del nuovo aumento dei ricoveri in terapia intensiva legati al Covid, dal 15 novembre scatta un lockdown per i non vaccinati.
Austria, lockdown per i non vaccinati
Mentre in Italia si continua a discutere sul Green Pass obbligatorio, in Austria scatta il lockdown per i non vaccinati. La misura era stata presentata a fine ottobre dal premier austriaco, il quale aveva fatto sapere che, se i ricoveri in terapia intensiva avessero raggiunto la soglia del 30%, i non vaccinati avrebbero dovuto fare i conti con un nuovo lockdown.
La decisione è stata assunta per due motivi: il primo è che gran parte dei ricoverati in terapia intensiva sono soggetti non vaccinati, il secondo è che l’Austria vuole dare nuovo slancio alla campagna di vaccinazione. E il lockdown mirato dovrebbe convincere un buon numero di persone a prestare il braccio per la vaccinazione contro il Covid.
Il cancelliere Alexander Schallenberg ha ufficializzato il lockdown per i non vaccinati nella giornata di domenica 14 novembre. E la stretta è entrata in vigore nella giornata del 15 novembre. Sono esclusi dal lockdown i vaccinati e le persone guarite dal Covid negli ultimi sei mesi.
Come funziona il lockdown per non vaccinati
I non vaccinati potranno uscire di casa solo per andare a lavoro, per una breve passeggiata nei pressi della propria abitazione e per motivi di urgenza. I controlli saranno effettuati a campione. Le attività non essenziali restano aperte ma solo per guariti e vaccinati. La stretta interessa tutte le persone con più di 12 anni non completamente immunizzate.
Di fatto in Austria è stato introdotto un vero e proprio obbligo vaccinale implicito. Prima del 15 novembre le regole erano simili a quelle adottate dall’Italia. I non vaccinati non potevano consumare in bar e ristoranti e non potevano usufruire ad esempio dei servizi per la cura della persona. Con la nuova stretta, solo vaccinati e guariti possono accedere a luoghi prima accessibili anche con un test negativo. Quindi l’unico modo per accedere a diversi aspetti della vita sociale è il vaccino.
Nel caso in cui un datore di lavoro consenta ad un dipendente di lavorare senza vaccino, senza certificato di guarigione o senza aver effettuato un test, scattano sanzioni da più di 3.500 euro. La stessa sanzione, che per la precisione ammonta a 3.600 euro, è comminata anche a chi dovrebbe effettuare i controlli nei locali come ad esempio bar e ristoranti. I soggetti che violano il coprifuoco o infrangono le regole rischiano una multa fino a 1.450 euro circa.
La situazione epidemiologica e la campagna di vaccinazione
In Austria la situazione epidemiologica inizia a mostrare segnali allarmanti. I nuovi casi giornalieri sono in aumento, così come l’incidenza a livello settimanale.
Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, il 62,2% della popolazione vaccinabile ha terminato il ciclo vaccinale e il 65% ha ricevuto almeno una dose di vaccino.