Le auto d’epoca affascinano sempre gli appassionati di motori: collezionarle non è per le tasche di tutti, ma si possono fare buoni affari.
Quando per strada, in un’esposizione o in un museo capita di vedere un’auto d’epoca è davvero difficile non rimanere affascinati, soprattutto se si è appassionati di motori. Ma anche nel caso in cui non lo foste, le automobili d’epoca restano comunque tra gli oggetti vintage più apprezzati e ammirati: quelle linee così diverse rispetto ai modelli attuali, gli interni e gli strumenti di bordo che spesso non hanno nulla a che vedere con quelli dei mezzi nuovi, attraggono spesso l’occhio.
Quando diventa un’auto d’epoca?
Ma quanti anni deve avere un’auto per poter essere definita d’epoca? Una risposta precisa a questa domanda non c’è, dipende infatti da Paese a Paese. In Italia, per esempio, un veicolo acquisisce questo status dopo 30 anni dalla sua prima iscrizione al Registro ASI.
Per essere riconosciuta come auto d’epoca e poter usufruire dei vantaggi che ne conseguono (come il non dover pagare il bollo auto) il veicolo deve essere in buono stato e nelle condizioni fedeli al modello originale. Si potrà così iscriversi nell’apposito registro ASI.
Quanto costa un’auto d’epoca?
I prezzi delle auto d’epoca variano a seconda di diversi fattori: il primo fra tutti è il modello. Le Porsche sono in assoluto tra i modelli più costosi ma anche le Ferrari hanno prezzi da capogiro, con alcuni modelli valutati tra i 2 e i 3 milioni di euro.
A influire sul prezzo ci sono anche le mode, come ha spiegato anche l’organizzatrice del Salone dell’auto storica di Padova, Maddalena Salvadori, a Vanity Fair. “Le Lancia Delta Integrali sono auto che costavano sui 10.000 euro fino a qualche tempo fa e che hanno preso molto valore: al salone se ne trovavano in vendita anche a 60-70 mila euro”.
Collezioni auto d’epoca
In giro per il mondo ci sono tanti amanti delle auto d’epoca che negli anni hanno realizzate delle collezioni private: certo, questa non è una di quelle collezioni che tutti possono permettersi, bisogna avere a disposizione molto spazio dove tenere i propri modelli ma anche molto denaro per poterle acquistare. Ma chi sono i collezionisti di auto d’epoca?
“Anche se le cose stanno un po’ cambiando rispetto a qualche tempo fa, quando l’automobilismo storico era di totale appannaggio maschile, le donne sono in netta minoranza, il 5% dei collezionisti totali. Quasi sempre si avvicinano alle Classiche per legami affettivi, per familiarità, coinvolte da padri e nonni già collezionisti: è una passione tramandata. Vengono poi travolte anche loro dal piacere della guida, del bello, e a quel punto non esiste alcuna differenza tra collezionisti uomini e donne” ha spiegato sempre Maddalena Salvadori a Vanity Fair.
Auto d’epoca: i musei
In giro per l’Italia esistono molti musei d’auto d’epoca dove poter ammirare diversi modelli, tra i più importanti c’è il Museo Nicolis di Verona al cui interno si possono trovare circa 200 auto d’epoca e circa 100 moto d’epoca. Gli appassionati di motori non possono certo non visitarlo.