Auto meno rubate: quali sono (e perché) i modelli più sicuri

Le auto meno rubate sono in genere i modelli che hanno meno mercato, sia perché poco conosciuti sia perché appartenenti ad una fascia alta – deluxe e quindi difficili da rivendere e poco appetibili per il mercato illegale dei pezzi di ricambio.

Il furto d’auto è un fenomeno tristemente diffuso, in Italia e non solo. Per questo, le dotazioni anti furto si fanno sempre più sofisticate, ma non sempre la tecnologia da sola basta a scoraggiare i ladri. In realtà non tutte le auto hanno lo stesso ‘appeal’: alcuni modelli – indipendentemente dal pregio e dal prezzo di listino – sono più appetibili di altri per una serie di ragioni di ‘mercato’, ovvero sono più facili da rivendere in virtù della presenza di una richiesta più elevata o perché i pezzi di ricambio sono molto ricercati. Da questo punto di vista, esistono diversi parametri per stabilire quali sono le auto meno rubate; vediamo di seguito quali sono.

Le categorie di auto meno rubate

Esistono alcune categorie di autovetture che, per varie ragioni, non riscuotono grande successo presso i ladri d’auto.

  • SUV. Gli Sport Utility Vehicle sono modelli di taglia medio-grande dall’assetto più o meno rialzato. Essendo generalmente vistosi ed ingombranti, tendono a scoraggiare i ladri d’auto, perché non passano certo inosservati e risultano difficili sia da nascondere che da trasportare; inoltre, si tratta di un segmento sì in crescita ma, relativamente al nostro paese, ancora poco diffuso: ciò vuol dire che anche la richiesta di pezzi di ricambio non è particolarmente alta;
  • Monovolume. Presentano sostanzialmente gli stessi ‘problemi’ dei SUV, ovvero gli ingombri eccessivi e i relativi problemi ‘logistici’; inoltre, i modelli che appartengono a questo segmento sono vetture pensate per l’uso pratico, quindi non offrono grandi prestazioni e non sono mai particolarmente pregiate. Ciò le espone ad una rapida svalutazione in grado di tenere alla larga i malintenzionati;
  • Modelli di marchi meno conosciuti. In Italia è presente un gran numero di marchi automobilistici, alcuni dei quali rappresentano una fetta esigua di mercato. Si tratta di brand minori, maggiormente diffusi nei paesi d’origine. Esempio: secondo i dati diffusi da UNRAE, ad agosto 2018 oltre dieci marchi hanno registrato meno di 100 immatricolazioni; escludendo i brand di lusso, si tratta di: DR Motor, Infiniti, Mahindra, Lada, Chevrolet e Great Wall. Per avere un’idea ancor più chiara, basti pensare che questi sei costruttori, tra gennaio e agosto 2018, hanno immatricolato in Italia un totale di 1.912 unità (un’inezia rispetto alle oltre 200.000 FIAT vendute nello stesso periodo);
  • Berline. Anche per le berline sopraggiungo vari fattori che distraggono l’attenzione dei malintenzionati. Da un lato gli ingombri eccessivi, dall’altra la posizione all’interno del mercato auto: trattandosi di una tipologia di vettura che si colloca quasi sempre in una fascia medio alta, non sono facilmente rivendibili e la richiesta di pezzi di ricambio non è particolarmente alta; inoltre, questo genere di autovetture dispone di una dotazione di dispositivi di sicurezza all’avanguardia che rende molto più complicate le operazioni di furto;
  • Le auto più sicure. Per quanto possa sembrare banale, le auto con i migliori sistemi di antifurto (sia con dispositivi meccanici come il Block Shaft che elettronici) sono quelle più difficili da rubare e per questo non finiscono molto spesso nel mirino dei ladri.

Detto ciò, è possibile capovolgere la prospettiva, sottolineando quali siano i modelli di auto più rubate. In Italia vanno per la maggiore, in termini di furti, le vetture più diffuse ossia quelle che hanno maggiore mercato e per le quali vi è una maggiore richiesta di pezzi di ricambio. La tipologia che risulta maggiormente esposta alle ‘attenzioni’ dei ladri sono le city car e le utilitarie (come ad esempio la FIAT Panda o la Lancia Y), un segmento che, da solo, rappresenta quasi la metà del volume di auto rubate in Italia da gennaio ad agosto 2018.

Le auto meno rubate in Italia nel 2017

Nella classifica auto meno rubate figurano ovviamente tutti i modelli in possesso delle caratteristiche sopra elencate. I dati relativi al 2017 – diffusi dall’EUVID in collaborazione con la Polizia Stradale – riferiscono di un calo complessivo (5.5%) del numero di furti, cui purtroppo si abbina una concomitante diminuzione di ritrovamenti. Le utilitarie restano di gran lunga i modelli più gettonati ma i SUV, che rappresentano un segmento di mercato in espansione, stanno guadagnando popolarità anche tra i ladri d’auto.

In un articolo pubblicato dal sito www.sicurauto.it, sono riportati i dati (numerici e percentuali) dei furti d’auto in Italia compiuti nel 2017. In due tabelle distinte, i modelli rubati vengono divisi in ‘fuoristrada’ e ‘utilitarie’. Dalle cifre che quantificano il numero di furti è possibile ricavare una top 5 auto meno rubate tra quelle che godono di maggior ‘successo’ in termini di furti; per quanto riguarda il segmento dei SUV, la graduatoria è la seguente:

  • BMW X5 (122 furti)
  • Mitsubishi Pajero (129 furti)
  • BMW X1 (171 furti)
  • Mercedes ML (198 furti)
  • Hyundai Tucson (269 furti)

Ben diverso lo scenario offerto dal prospetto riguardante le utilitarie; tra le auto più rubate dominano i marchi del Gruppo FCA, con la FIAT in testa. Ai piedi della top ten figurano i seguenti modelli:

  • Opel Corsa (1.231 furti)
  • Renault Clio (1.620 furti)
  • Smart Fortwo Coupe (1.917 furti)
  • FIAT Uno (2.037 furti)
  • Ford Fiesta (2.604 furti)

Tra le marche di auto meno rubate figurano quelle Case costruttrici già citate in precedenza, ovvero quelle che rappresentano un’offerta di nicchia sul mercato nazionale. A queste vanno aggiunti i brand di lusso quali Ferrari e Lamborghini e non certo perché le auto da loro prodotte non siano appetibili ma per ragioni di carattere pratico. Poiché entrambe producono spesso serie speciali ed edizioni limitate, gli esemplari in commercio sono facilmente tracciabili (spesso vengono ordinati anche prima della presentazione ufficiale al pubblico) e anche smerciare i pezzi di ricambio è estremamente difficile.

Discorso diametralmente opposto per la marche ‘minori’:  lo scarso appeal di brand quali Acura, Tata e altri scoraggia i ladri che si ritroverebbero per le mani un modello di auto quasi sconosciuto, la cui richiesta sulle principali tratte di distribuzione delle vetture rubate (Nord Africa, Europa dell’Est e Medio Oriente) è praticamente nulla.

Fonte foto: https://www.press.bmwgroup.com/global/photo/detail/P90335986/the-bmw-x5-xdrive45e-03/2019