Autostrade, da fine giugno si prevede un aumento delle tariffe

Autostrade, da fine giugno si prevede un aumento delle tariffe

Si prevede un aumento notevole delle tariffe autostradali, con gli automobilisti che dovrebbero pagare l’1,5% in più.

L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ha parlato di un aumento delle tariffe autostradali, intorno all’1,5% in più rispetto ai costi attuali. Queste le sue parole.

Le dichiarazioni di Tomasi

Prevediamo un aumento delle tariffe autostradali, intorno all’1,5%. Parliamo veramente di poco, ne stiamo discutendo in questa fase con il ministero”. Lo ha annunciato Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. Ricordo che le nostre tariffe sono rimaste bloccate a partire dal 2018. In questi primi sei mesi abbiamo avuto un incremento importante in termini di costi dei materiali che varia, mediamente, dal 20 al 30%”, ha affermato Tomasi.

Quello dei rincari di materie prime ed energia, ha dichiarato Tomasi, “è un problema serio. In questi primi sei mesi noi abbiamo avuto un incremento importante in termini di costi dei materiali che varia dal 20 al 30% mediamente, poi ci sono voci di prezzo con incrementi superiori anche a questo. Ma non può essere un meccanismo col quale blocchiamo i nostri investimenti. Anzi, dobbiamo continuare a investire nella speranza che poi ci sia anche un elemento speculativo in questa fase che possa in qualche modo rientrare, non possiamo non pensarlo”.

Autostrada

Qualche mese fa, Tomasi aveva parlato dell’influenza della guerra in Ucraina e della crisi pandemica sui cantieri. “La crisi pandemica prima e il conflitto in Ucraina poi, hanno messo e stanno mettendo a dura prova l’economia mondiale: tutto ciò incide in modo profondo sul costo e sul reperimento delle materie prime. Come Autostrade per l’Italia, abbiamo avanzato le nostre proposte per evitare la spinta inflattiva. L’obiettivo è quello di portare avanti i tanti cantieri aperti nell’ambito del nostro piano di modernizzazione delle infrastrutture e proseguire sulla strada delle grandi opere, cercando di anticipare le criticità esterne ed evitare ritardi”.