Baby gang in tutta Italia: “I nostri ragazzi sparano addosso alla gente”

Baby gang in tutta Italia: “I nostri ragazzi sparano addosso alla gente”

I carabinieri intercettano Malippa, manager dei trapper arrestati. Le baby gang dilagano fino a Roma e al Sud Italia.

Le baby gang partono da Milano spostandosi anche nel sud italia. Si tratta di un fenomeno giovanile che terrorizza gli abitanti delle città con furti, violenze e sparatorie. I primi due arresti avvenuti a luglio hanno seguito un’intercettazione dei Carabinieri riguardo Malippa, manager dei trapper arrestati Baby Gang e Simba La Rue.

Carabinieri

Intercettazione e arresto

Le forze dell’ordine hanno condotto diversi arresti tra trapper e baby gang che girano per le strade con le pistole. I trapper Babu Gang e Simba La Rue sono stati arrestati per un’aggressione a colpi di arma da fuoco, avvenuta a Milano, nella notte tra il 2 e il 3 luglio. Anche a Bergamo sono stati arrestati quattro giovani, con l’accusa di aver accoltellato il trapper Simba La Rue.

Chakib Mounir detto Malippa, manager dei trapper arrestati Baby Gang e Simba La Rue, viene arrestato ai domiciliari dopo l’intercettazione degli inquirenti. Durante la telefonata diceva: “Noi non spariamo in aria, è quella la verità! Io ti dico la verità, come stanno le cose. I nostri ragazzi se sparano, sparano addosso alla gente. È questa la verità”.

Una dichiarazione di difesa

Malippa affermava anche che nessuno di loro aveva sparato un colpo di pistola, mentre i rivali “hanno sparato cinque volte, sti n** di merda figa”. Gli investigatori però non sono convinti di questa dichiarazione, soprattutto dopo aver visionato i filmati di sorveglianza delle telecamere che riprende un componente del gruppo, Ndiaga Faye, che gambizza tra le aiuole uno dei due senegalesi aggrediti.

Infatti stanotte è stata sequestrata anche una pistola Beretta 7,65, ritrovata nascosta nella casa di Sesto San Giovanni, intestata a una società riconducibile alla madre del trapper e utilizzata dalla Gang come base. Qui, gli investigatori hanno trovato anche simulacri di armi e di mitra appesi alle pareti, utilizzati nei video musicali.

Le indagini sulla baby gang

Gli investigatori vogliono scavare a fonda sulla siuazione per capire le dinamiche della gang. In seguito alle indagini, il capitano Gabriele Lombardo dichiara: “I proventi infatti non vengono dalle rapine ma dall’attività musicale che si alimenta anche dei comportamenti violenti, dato che l’utilizzo delle armi nei video rappresenta un messaggio immediato per una fascia di adolescenti, che sempre più ha il mondo della trap come genere musicale di riferimento”.

Le baby gang nel Sud Italia

Anche a Roma si assiste a pestaggi di gruppo, risse organizzate via chat, scambi di foto di ragazzine nude. Una di queste ragazze, avrebbe anche tentato il suicidio. Secondo l’indagine della Procura di Roma, non si tratterebbe di un fenomeno di degrado di quartiere. La Procura ha chiuso le indagini a carico di 5 minori e della fidanzata di uno di loro.

Secondo uno studio sul fenomeno delle gang giovanili presenti in Italia condotto da Transcrime, in alcuni casi questo è direttamente collegato alla criminalità organizzata. È il caso, ad esempio, di un banda presente in provincia di Crotone che sarebbe in contatto direttamente con il “locale” di ‘Ndrangheta di Cirò, dove domina la potente cosca Farao Marincola. E in effetti in quel territorio da tempo si verificano frequenti episodi di violenza, bullismo, vandalismo e piccoli furti.