Al summit di Bruxelles parteciperanno anche i leader di Albania, Serbia e Macedonia del Nord.
Dopo il caos provocato dalla Bulgaria che aveva posto il veto sull’adesione all’Ue di Albania e Macedonia del Nord per questioni legate al passato dei paesi, i tre paesi parteciperanno al summit di Bruxelles. A causa del veto di Sofia su Skopje anche la Tirana ne paga le conseguenze. I tre paesi parteciperanno ugualmente al summit invitati dagli omologhi europei per discutere dell’allargamento anche di questi ultimi paesi.
Vista la celerità con cui si sono portati avanti i negoziati e i processi di integrazione – o quantomeno di accettazione dello status di candidato – per Ucraina e Moldavia, i Balcani occidentali hanno iniziato ad insorgere. In attesa da anni, i paesi balcanici si sono visti scavalcare da Ucraina, Moldavia e Georgia e non ci stanno.
La presenza al summit del Consiglio europeo “rappresenta un ulteriore passo nella lotta per l’avanzamento dei nostri Paesi, ma anche un chiaro segnale che, nonostante i numerosi ostacoli, continuiamo a dare un contributo costruttivo al percorso verso l’integrazione europea” ha dichiarato il presidente serbo Vucic. La questione ucraina ha suscitato l’ira dei Balcani che ora chiedono a gran voce di entrare nell’Ue.
I Balcani occidentali vogliono entrare nell’Ue
Serbia, Albania e Macedonia del Nord fanno parte dell’iniziativa ‘Open Balkan’ lanciata nel 2019 con l’obiettivo di creare un mercato comune nei Balcani occidentali. Tra i tre però la Serbia sembra che con la guerra in Russia abbia assunto posizioni ambigue. Facendo leva sulle questioni culturali e religiose, Mosca si è avvicinata molto a Belgrado che si è rifiutata di aderire alle sanzioni. Questo non promette bene per un progressivo avvicinamento all’Unione.
C’è anche la questione Bosni-Erzegovina che stando alle parole del premier croato Plenkovic dovrebbe entrare nell’Ue. “Siamo a favore del riconoscimento dello status di Paese candidato alla Bosnia-Erzegovina perché riteniamo che questo Paese non debba essere l’ultima ruota del carro nei Balcani occidentali rispetto all’adesione all’Ue. Sarebbe un’ingiustizia storica”. Ma l’Ue lamenta i pochi passi avanti fatti dal paese.