Una bambina di 18 mesi è morta nel Comasco lo scorso 11 gennaio. I carabinieri hanno arrestato il compagno della madre.
CABIATE (COMO) – Una bambina di 18 mesi è morta nel Comasco lo scorso 11 gennaio. Il compagno della madre della piccola da subito aveva parlato di un incidente, una versione che non ha mai convinto gli inquirenti. Le indagini sono andati avanti e hanno portato all’arresto dell’uomo.
Sarebbe stato lui, secondo quanto scoperto dagli inquirenti, a maltrattare la piccola fino alla morte e l’incidente domestico servivano a dissimulare quanto successo.
Bambina morta nel Comasco
L’incidente è avvenuto lo scorso 11 gennaio a Cabiate, in provincia di Como. A chiamare i soccorsi è stata la nonna materna, quando ormai la piccola era priva di sensi. Il personale del 118 è arrivato immediatamente, ma le condizioni erano molto gravi e non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Gli inquirenti hanno subito ascoltato i parenti della piccola. La versione del compagno della madre non ha mai realmente convinto gli investigatori. L’uomo aveva parlato di un malore avvenuto qualche ora dopo essere stata travolta da una stufa elettrica.
Le indagini
Le indagini non si sono fermate dopo le dichiarazioni dell’uomo e hanno portato alla luce quanto successo a distanza di 12 giorni dalla morte della piccola. Gli inquirenti hanno fermato il compagno della madre, accusato di maltrattamenti nei confronti della bambina fino a determinare il decesso.
L’uomo è stato arrestato per la morte della bambina. La sua versione di incidente domestico non ha mai convinto gli investigatori e gli accertamenti hanno confermato che si è trattato solo di un tentativo per dissimulare quanto successo in questo appartamento.
26enne condannato all’ergastolo
Il 6 dicembre 2021 è arrivata la sentenza di primo grado nei confronti dell’uomo. Il Tribunale d’Assise ha accettato la richiesta avanzata dalla Procura e condannato all’ergastolo l’uomo. Nei prossimi giorni sarà pubblicata la motivazione e non si esclude un ricorso in Appello.