È vivo il bimbo scomparso nei boschi del Mugello. Il carabiniere che lo ha salvato: “Mi si è aggrappato al collo”

È vivo il bimbo scomparso nei boschi del Mugello. Il carabiniere che lo ha salvato: “Mi si è aggrappato al collo”

Un bambino di 21 mesi è scomparso in provincia di Firenze. E’ stato ritrovato vivo a tre chilometri da casa.

FIRENZE – E’ stato ritrovato vivo il bambino di due anni scomparso in provincia di Firenze. Le ricerche sono andate avanti per diverse ore e la svolta è arrivata poco dopo 24 ore dalla scomparsa. Il piccolo si trovava in una scarpata a 3 chilometri da casa. Fortunatamente sta bene e le sue condizioni di salute non destano preoccupazione.

“Non abbiamo dormito per due giorni, ma questo ci ripaga di qualsiasi sforzo. Penso che di più non potevamo sinceramente fare, non potevamo ottenere di più: la prefettura ci ha messo nelle condizioni di avere tutto il personale necessario, lo Stato si è immediatamente attivato, abbiamo calcolato di aver avuto circa 1000 uomini in due giorni“, ha dichiarato il sindaco di Palazzuolo nella conferenza stampa organizzata dopo il ritrovamento del piccolo.

Carabinieri

Il bambino scomparso in provincia di Firenze, è vivo: era in una scarpata a tre chilometri da casa

Come riportato da La Repubblica, e ricerche sono iniziate subito dopo la denuncia da parte dei genitori. Secondo le prime informazioni, il piccolo è stato messo a letto nella serata di lunedì 21 ed è scomparso nel corso della notte.

La zona è abbastanza isolata e sarebbe raggiungibile solo attraverso una strada sterrata. Questo motivo fa pensare ad un allontanamento autonomo e volontario da parte del piccolo.

L’ipotesi è che il bimbo possa essersi svegliato nel corso della notte e che si sia allontanato da casa. A quel punto potrebbe essersi perso.

A far ritrovare il piccolo è stato un giornalista della RAI, che camminando verso l’abitazione del bambino avrebbe sentito dei rumori sospetti. Il bambino era caduto in una scarpata ed è stato recuperato da un carabiniere.

Le condizioni del piccolo sono buone.

Il racconto del comandante della stazione dei Carabinieri di Scarperia

Siamo stati fermati da un giornalista che diceva di aver sentito un lamento. Siamo scesi dalla macchina, ho sentito anche io il lamento, ma secondo me poteva essere un capriolo o un daino. Abbiamo deciso di verificare, anche se il terreno era molto scosceso. Mi sono calato dalla scarpata, chiamavamo continuazione il bambino ma non rispondeva. Poi ho sentito dei lamenti più chiari, e mi aspettavo che uscisse fuori un animale: invece è sbucato Nicola con la testolina tra l’erba alta, mi ha detto ‘mamma’, mi sono avvicinato. Mi ha abbracciato subito“, ha raccontato il comandante della stazione dei Carabinieri di Scarperia “Ho provato una sensazione molto bella. Ho verificato subito se aveva qualche lesione: non aveva nulla, solo un piccolo bernoccolo e qualche graffio. Poi mi si è aggrappato al collo, e l’ho portato piano piano in strada, anche con l’aiuto del giornalista nell’ultimo tratto. E’ stata una gioia bellissima, è stato bellissimo riportarlo fra le braccia della sua mamma“.

Le ricerche

La denuncia dei genitori ha fatto scattare il piano di ricerca per le persone scomparse. I boschi della zona sono stati battuti da vigili del fuoco e carabinieri, ma le ricerche sono fatte anche da volontari della protezione civile e da squadre del soccorso alpino. In campo sono scesi anche i residenti della zona. La Procura ha autorizzato anche la presenza di droni e di unità cinofile, in campo per tutta la giornata del 22 giugno.

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