Torino, bimbo soffre di bronchite cronica a causa dello smog
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Direttore: Alessandro Plateroti

Torino, bimbo soffre di bronchite cronica a causa dello smog 

Torino

La vicenda è accaduta a Torino: la mamma del bimbo ha deciso di intraprendere un’azione legale nei confronti della Regione Piemonte.

La mamma di un bambino di sei anni ha intrapreso un’azione legale nei confronti della Regione Piemonte, dopo che il figlio si è ammalato di bronchite cronica a causa dello smog presente nella città di Torino. I genitori hanno sporto causa alla Regione Piemonte per non aver garantito una buona qualità dell’aria, infrangendo i limiti che regolano la quantità di emissioni Co2 nell’ambiente. A causa di ciò, un bimbo di soli sei anni adesso soffre di un grave problema ai polmoni. 

Torino

Si tratta di un caso peculiare. Nonostante siano ben noti gli effetti dello smog e dell’inquinamento sulla salute degli organismi viventi, nessuna amministrazione pubblica era mai stata citata in giudizio per i problemi di salute riscontrati da un singolo cittadino. Numerosi studi confermano come una elevata esposizione all’inquinamento causi gravi danni all’organismo. 

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L’azione legale

Adesso a Torino sul banco degli imputati c’è la Regione Piemonte. La sua colpa, secondo la famiglia del bimbo, sarebbe quella di non aver garantito i limiti di inquinamento dell’aria fissati dalla legge. A causa di ciò il bimbo si sarebbe ammalato di bronchite cronica causata proprio dall’eccessivo smog presente nella città torinese.  

Il comitato di cittadini “Torino respira”, l’organizzazione di diritto ambientale ClientEarth e dall’avvocato Giuseppe Civale, affiancano la donna nella sua causa. Secondo i vari enti a favore dell’ambiente e secondo il legale della donna, questa grave situazione verificatasi ai danni di un bambino di soli sei anni potrebbe in qualche modo far smuovere la situazione. 

È necessaria una presa di coscienza generale affinché si crei una vera collaborazione per ridurre le emissioni inquinanti. Le dichiarazioni della donna rilasciate al giornale “La Repubblica”: “Non ci importa niente dei soldi, e se anche li ottenessimo li devolveremmo alle associazioni per la difesa dell’ambiente. Vogliamo che il diritto dei bambini di respirare aria pulita venga messo al di sopra di tutti gli altri interessi. Per un amministratore pubblico, deve essere questa la priorità.” 

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ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2022 12:10

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