L’incendio sarebbe partito dal piano interrato dell’ospedale provocando una nube di fumo: evacuati alcuni dei pazienti.
Nella mattinata di oggi, martedì 11 luglio, un incendio è divampato dall’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari). Terrore per i pazienti e per il personale sanitario presente nell’area, ma fortunatamente pare non ci sia stato nessun ferito.
L’incendio
Secondo le prime informazioni, il rogo sarebbe stato provocato da un macchinario nel piano interrato o da un’ambulanza, provocando una grande nube nera – visibile anche da lontano – che ha invaso il pronto soccorso.
I pazienti che si trovavano nell’aerea interessata sono stati evacuati dai soccorritori, e alcuni di essi sono stati trasferiti in altri reparti rispetto a quelli dov’erano ricoverati.
I danni
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per domare le fiamme e per verificare se ci sono danni agli impianti. Presenti anche le squadre della Croce rossa italiana, con circa 20 unità. Il pronto soccorso dell’ospedale Miulli è stato bloccato ed è in questo momento non utilizzabile.
“Per fortuna non ci sono stati feriti. Abbiamo però dovuto bloccare il pronto soccorso”, ha dichiarato Don Mimmo Laddaga, amministratore delegato dal vescovo dell’ente ecclesiastico. Tuttavia, sono stati fatti uscire i pazienti ricoverati “per evitare che il fumo possa passare attraverso dei condotti dell’areazione”.
Spostando le persone nelle “comfort zone” – altre aree dell’ospedale appositamente predisposte per l’accoglienza – i dipendenti hanno distribuito acqua agli anziani che erano in attesa.
Il contributo della Regione
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, appresa la notizia dell’incendio è rimasto in contatto con la direzione sanitaria dell’Ente ecclesiastico per collaborare con le operazioni di messa in sicurezza della struttura.
Anche l’assessore alla sanità Rocco Palese e il direttore del dipartimento salute Vito Montanaro, stanno valutando e organizzando l’eventuale redistribuzione dei pazienti evacuati negli ospedali vicini.