Il Direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha messo in evidenza alcuni numeri sul batterio mangia carne.
Si torna a parlare del batterio mangia carne e a farlo è il Direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti. L’esperto ha messo in evidenza alcuni numeri allarmanti che arrivano dal Giappone chiedendo delle delucidazioni anche agli organismi competenti in Italia per cercare di fare chiarezza sulla situazione nel nostro Paese.
Bassetti e i numeri horror sul batterio mangia carne
Il commento di Bassetti è arrivato a seguito dell’allarme in Giappone per la sindrome da shock tossico streptococcico (Stss), un’infezione batterica da streptococco A rara, ma molto grave che può portare alla necrosi dei tessuti e, per questa ragione, viene definita appunto del “batterio mangia carne”. Il Direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova ha voluto commentare la situazione tramite un post su X nel quale ha condiviso un’analisi del The Japan Times.
“Record di infezioni da streptococco in Giappone”, ha esordito l’esperto. “852 nei primi 4 mesi del 2024, contro circa 900 in tutto il 2023. Tasso di letalità del 30%. Si tratta dello streptococco volgarmente chiamato mangiacarne”. Successivamente, nella conclusione del suo messaggio, ecco anche la richiesta per il nostro Paese: “Sarebbe importante avere rapidamente dati italiani sull’argomento”.
La pericolosità del batterio
Secondo gli ultimi dati riportati, nel 2024 i casi relativi a questa infezione hanno già superato la metà del totale registrato l’anno scorso. Nella sola capitale Tokyo se ne contavano 88 al 17 marzo, mentre a livello nazionale 517 stando a quanto riportato dal The Japan Times. Nel 2023 il tasso di mortalità da Stss è stato pari al 30% circa.
Già in passato, proprio Bassetti, alla Rai, aveva spiegato meglio alcune particolarità del batterio: “In alcune situazioni particolari questo streptococco può dare una forma che è definita Stss, cioè una forma di sindrome tossica da streptococco. Questo può dare un quadro che si può rivelare mortale, davvero, nel giro di 48 ore con attacco fondamentalmente a carico di vari organi […]”. In questo senso, già alcune settimane fa, l’esperto aveva messo l’accento sulla necessità, in Italia, di “migliorare i sistemi di diagnostica e di sorveglianza” al fine di non ritrovarsi in una situazione critica come quella in Giappone.