Benelli Leoncino: storia e scheda tecnica della mitica pesarese
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Benelli Leoncino: storia e scheda tecnica della mitica pesarese

Benelli Leoncino

Modello storico dell’azienda pesarese, la Benelli Leoncino ritorna in auge in una nuova veste dopo le produzioni degli anni Cinquanta e Sessanta.

La Benelli Leoncino è un modello di motocicletta prodotto dall’azienda italo-cinese Benelli Q.J., fondata a Pesaro nel 1911. La casa costruttrice ne ha attualmente in listino due varianti (una ‘standard’ ed una ‘trial’) che rappresentano un omaggio alla prima Leoncino, prodotta negli anni Cinquanta e Sessanta, che aiutò l’azienda a risollevarsi nel periodo del secondo Dopoguerra. Il legame con il passato si concretizza non soltanto nella ripresa del nome ma anche nel piccolo leoncino che spicca sul parafango anteriore.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

La prima serie Benelli Leoncino (1951-59)

Come detto, l’esordio della Leoncino risale alla metà del secolo scorso, precisamente al 1951. Fino al 1958, l’azienda pesarese ne ha prodotte le seguenti varianti:

  • Leoncino 125 (1951)
  • Leoncino 125 Normale (1952, 1954, 1955 e 1957)
  • Leoncino 125 Sport (1952, 1954, 1955 e 1957)
  • Leoncino 125 Carenato (1952 e 1954)
  • Motofurgoncino 125 Leoncino (1953 e 1954) – con cassone posteriore e tre ruote
  • Leoncino Sport S53 (1953)
  • Leoncino 125 Lusso (1955 e 1957)
  • Leoncino Rikshaws (1956) – con sedile posteriore e tre ruote
  • Leoncino 125 4 tempi Normale (1956 e 1959)
  • Leoncino 125 4 tempi Sport (1956)
  • Monotelaio Leoncino 125/150 (1957)
  • Leoncino 150 (1958)
  • Leoncino 175 4 tempi Normale (1959)

I modelli prodotti tra il 1951 e il 1956 (fino al Leoncino Rikshaws) erano tutti equipaggiati con un motore monocilindrico due tempi inclinato in avanti con testa in alluminio e cilindro in ghisa e avevano una cilindrata da 123 cc. La Leoncino 125 4 tempi sia Normale che Sport, invece, montava un motore monocilindrico quattro tempi con due valvole in testa a 70°. La cilindrata dei modelli 125 è di 123 cc; il Monotelaio del 1957 (nella versione 150) e la Leoncino 150 erano dotate di un propulsore da 149 cc di cilindrata mentre il 4 tempi Normale del 1959 aveva una cilindrata di 172 cc.

La seconda serie della Benelli Leoncino (1963-68)

Negli anni Sessanta la Benelli ripropone la Leoncino, seppur in una gamma di modelli più ristretta, equipaggiati con il classico motore monocilindrico due tempi da 123 centimetri cubici di cilindrata: Nuovo Leoncino (1963 e 1968) e Leoncino Scrambler (1968), cui si affiancò una versione Cross prodotta anch’essa nel 1968.

Scheda tecnica della Benelli Leoncino 500

Nel 2017 la Benelli ha riproposto la Leoncino in una nuova veste, dopo averne presentato un concept al Motorshow di Milano già nel novembre 2015. La moto è stata realizzata dal CentroStile Benelli; il progetto è tutto italiano (benché la Benelli sia di proprietà del gruppo cinese Quianjiang ormai dal 2005) ed è firmato da Stefano Casanova. In un’intervista rilasciata al sito Motociclismo.it, il designer spiega come si è evoluta la progettazione della nuova Leoncino:

Mi sono ispirato al modello del 1956, ho studiato gli stilemi dell’epoca: poche linee, semplici e calibrate. Mi sono ispirato all’arco romano, semplice ma sempre attuale. Ho tracciato linee semplici, alla ricerca di un design resistente alle mode e che duri nel tempo. Le stesse linee che caratterizzano il serbatoio, le luci a LED, il profilo delle frecce e del faro posteriore, si ritrovano anche nei paratacco e nelle piastrine e nelle piastrine sui carter”.

Per disegnare la moto” – ha aggiunto Casanova – “sono partito dal motore. Ho voluto un telaio che avesse attacchi bassi; il serbatoio deve apparire appoggiato sul motore, non incastrato. Il processo di design è iniziato a gennaio 2015 e a novembre, a Eicma, abbiamo già presentato il concept: già allora avevamo soluzioni pratiche e di facile realizzazione”.

Infine, Casanova spiega la presenza del leoncino sul parafango anteriore: “Si tratta di una caratteristica interessante del modello degli anni Cinquanta. L’ho voluto riproporre in una veste moderna, anche la criniera infatti è stilizzata riprendendo la curva dell’arco romano. Un fregio piccolo ma essenziale”.

Benelli Leoncino
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/133101351@N07/23145713735

Per quanto riguarda invece il prezzo della Benelli Leoncino (nelle versioni 500 ABS e 500 ABS Trial), la moto è stata immessa sul mercato a partire dalla cifra di 5.990 euro; in virtù delle prestazioni offerte e della buona qualità delle finiture, ci si trova di fronte ad una cifra tutto sommato ragionevole e non certo proibitiva (dovuta al fatto che la moto viene assemblata in Cina).

Il motore della Benelli Leoncino

La nuova Benelli Leoncino 500 è sospinta da un motore due cilindri in linea, quattro tempi, raffreddato a liquido (doppio asse a camme in testa, 4 valvole per cilindro), da 499.6 centimetri cubici di cilindrata, il rapporto alesaggio corsa è 69 x 66,8 mm. È in grado di erogare una una potenza di 48 CV (35 kW) a 8500 giri/min e coppia di 45 Nm (4,6 kgm) a 5000 giri/min ed è collegato ad un cambio a 6 rapporti. I consumi e le emissioni non sono state dichiarate. Di seguito, gli altri dati tecnici riportati dal sito ufficiale del costruttore:

  • Rapporto di compressione: 11.5:1
  • Lubrificazione: a carter umido
  • Alimentazione: iniezione elettronica con corpo farfallato da 37 mm
  • Impianto di scarico: con sistema catalizzato e sonda lambda
  • Omologazione: Euro 4
  • Frizione: in bagno d’olio
  • Trasmissione: finale a catena, iniziale non dichiarata
  • Avviamento elettrico ed accensione Delphi MT05

Telaio, sospensioni e freni

Il telaio della Benelli Leoncino è realizzato in tubi d’acciaio; sull’anteriore monta una forcella upside-down con steli da 50mm mentre sul posteriore si trova un forcellone oscillante con mono ammortizzatore laterale regolabile nel precarico molla e freno estensione, entrambi prodotti direttamente dalla Benelli.

Per ciò che concerne l’impianto frenante (anch’esso di produzione esclusiva dell’azienda pesarese), sull’anteriore la moto monta un doppio disco semiflottante da 320 mm con pinza radiale 4 pistoncini e ABS mentre quello posteriore è costituito da un disco singolo da 260 mm con pinza flottante a singolo pistoncino. L’ABS, disponibile su ambedue le varianti, è stato sviluppato dall’azienda tedesca Bosch e può essere disattivato mediante un pulsante che si trova sul braccialetto di fissaggio dello specchietto retrovisore sinistro.

I cerchi sono entrambi in lega di alluminio; quello anteriore (17” x 3.50” DOT) monta un pneumatico 120/70-R17 mentre quello posteriore (17” x 4.50” DOT) ne monta uno da 160/60 – R17.

Infine, le dimensioni: la Benelli Leoncino 500 ABS è lunga 2139 mm, è larga 877 mm (senza contare gli specchi) ed è alta 1120 mm (senza specchi); l’interasse misura 1443 mm. La sella del pilota si trova a 785 mm dal suolo mentre l’altezza da terra è di appena 145 mm. Il serbatoio ha una capacità di 13 litri e mezzo (cui si aggiunge una riserva di 3 litri). Malgrado le dimensioni, la moto ha un peso piuttosto contenuto: la massa a secco dichiarata dal costruttore è di 186 kg, mentre la massa in ordine di marcia e il peso massimo consentito non sono stati dichiarati.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/133101351@N07/22777702349

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/133101351@N07/23145713735

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2018 17:35

Chevrolet, presentata a Dubai la nuova Corvette ZR1

nl pixel