Patentino 125: come si ottiene e quali mezzi permette di guidare
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Direttore: Alessandro Plateroti

Patentino 125: come si ottiene e quali mezzi permette di guidare

Patentino 125

Patentino 125 è il nome ufficioso della Patente di guida di categoria A1, conseguibile a partire dai 16 anni per la guida di motocicli leggeri.

Per ‘patentino 125‘ si intende la patente di guida che bisogna conseguire per essere abilitati alla guida di motocicli con cilindrata massima pari a 125 centimetri cubici. Si tratta di una definizione molto comune e ampiamente utilizzata in luogo di quella che, in gergo tecnico, si definisce come ‘Patente di guida A1′.

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Quali veicoli si possono guidare con il patentino 125

Come riportato dal sito ufficiale dell’ACI, chi è in possesso del cosiddetto ‘Patentino 125’ è abilitato alla guida di “motocicli di cilindrata fino a 125 cc, potenza massima fino a 11 Kw ed un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 Kw“. La stessa patente consente anche di guidare tricicli di potenza non superiore a 15 Kw. L’età minima per il conseguimento della Patente A1 è di 16 anni per i mezzi senza trasportato e 18 anni per i mezzi con trasportato.

Quiz teorico e prova pratica per il patentino 125

Come per qualsiasi altro tipo di patente di guida, anche per il conseguimento della patente A1 è necessario sostenere e superare due prove d’esame: una teorica ed una pratica. Ci si può rivolgere ad una scuola guida o sostenere le prove da privatista. Il superamento del test teorico – che viene svolto presso gli uffici della Motorizzazione Civile – è propedeutico all’ammissione all’esame pratico, ossia se non si supera il test di teoria non si può sostenere l’esame pratico.

Il quiz per patentino 125 consiste in un test a risposta multipla che si svolge con le stesse modalità di quello per ottenere la patente di tipo B: si tratta di 40 domande in formato ‘vero’ o ‘falso’ cui rispondere per via telematica.

Per quanto concerne invece la prova pratica per la patente A1, questa deve essere effettuata utilizzando un motociclo di cilindrata compresa tra 120 e 125 cc, con una potenza massima di 11 kW e una velocità massima non inferiore ai 90 km/h. Se si sostiene la prova utilizzando un mezzo dotato di cambio automatico, la patente A1 sarà valida solo per i motocicli con cambio automatico mentre qualora si sostenga la prova utilizzando un mezzo con il cambio manuale, la patente è valida per qualsiasi tipologia di motociclo.

La prova pratica per la patente A1 si articola in maniera complessa. Anzitutto, non può durare meno di 25 minuti. In secondo luogo, prevede due tipologie di prova: una parte si svolge lungo un percorso chiuso al traffico mentre l’altra si svolge su strada, al fine di testare la conoscenza delle norme di circolazione stradale da parte del candidato.

Prima delle modifiche introdotte nel 2013, il primo segmento d’esame prevedeva le seguenti prove:

  • Slalom: passare attraverso cinque coni disposti in linea ad una distanza di quattro metri gli uni dagli altri;
  • Otto: descrivere un ‘otto’ all’interno di un percorso lungo 15 metri. I due coni attorno ai quali il candidato deve fare un giro completo sono posti ad 8 metri di distanza e si trovano a loro volta a 3.5 metri dagli ostacoli che delimitano esternamente il percorso. Attorno ai ‘fulcri’ dell’otto si trovano altri ostacoli, disposti secondo un’angolazione di 60°.
  • Corridoio: attraversare un tratto di sei metri delimitato dai coni a destra e a sinistra.
  • Frenata: lungo un percorso di 25 metri, frenare nello spazio (un metro per un metro) delimitato dagli ostacoli.
Patentino 125
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/ericbaffalie/35508577475

Il nuovo esame pratico per il patentino 125

Come detto, le modalità di esame sono cambiate a partire dal 19 febbraio 2013. Vediamo quali novità sono state introdotte:

  • Superamento ostacolo: raggiungere i 50 km/, iniziare la frenata, evitare l’ostacolo (da destra o da sinistra) e uscire dal percorso senza urtare i coni. Nel caso in cui manchino le condizioni di sicurezza necessarie, la manovra viene effettuata a 30 km/h.
  • Frenata: raggiungere i 50 km/h e frenare sostando con la ruota anteriore nello spazio (un metro per un metro) delimitato dai birilli; questa prova resta molto simile a quella precedente. Anche in questo caso, la velocità scende a 30 km/h in assenza delle condizioni di sicurezza.
  • Prova di equilibrio a velocità ridotta: eseguire uno slalom tra birilli posti a sette metri di distanza l’uno dall’altro e poi eseguire una svolta a destra girando alla sinistra del birillo. Un secondo esercizio dello stesso tipo viene deciso in base alla discrezione dell’esaminatore.
  • Passaggio in corridoio stretto: attraversare un corridoio delimitato da birilli a velocità non inferiore ai 30 km/h.

Come si vede, la differenza principale rispetto alle vecchie pratiche è la sparizione dell’otto a favore del superamento dell’ostacolo. L’esame prevede anche alcuni ‘preliminari’, ossia mettere e togliere il motociclo dal cavalletto senza l’aiuto del motore, parcheggiare il mezzo sul cavalletto e indossare il casco (integrale) in maniera corretta. C’è da dire che se la Motorizzazione non rileva l’esistenza delle condizioni di sicurezza, è anche possibile svolgere la prova pratica secondo le vecchie modalità.

Per quanto concerne la prova su strada, al candidato viene fornita un auricolare mediante il quale riceve le istruzioni dall’esaminatore, che lo segue su un’auto. Le prove pratiche su strada di solito comprendono:

  • Partenza da fermo;
  • Guida su percorso rettilineo;
  • Guida in curva;
  • Incroci e raccordi;
  • Svolta a destra, svolta a sinistra e cambio corsia;
  • Guida su autostrada: ingresso e uscita da tratto autostradale o percorso simile;
  • Sorpasso: superamento di altri veicoli – qualora possibile – o di ostacoli;
  • Elementi stradali ‘speciali’: rotonde, fermate dei mezzi pubblici, passaggi a livello, gallerie, salite, discese, attraversamenti pedonali e così via;
  • Discesa dal veicolo nel rispetto delle precauzioni necessarie.

Quanto costa il patentino 125 e quale documentazione occorre

Per ottenere la patente A1 bisogna anche sostenere i costi delle pratiche burocratiche necessarie. Nel dettaglio:

  • due versamenti, uno da 14.62 euro sul conto corrente numero 4028 e uno da 24 euro sul conto corrente 9001;
  • un certificato anamnestico necessario al rilascio del certificato medico da parte dell’ASL. Il costo dipende dal medico curante e dalla Regione in cui si trova l’ASL ma in media i due certificati costano 70 euro.
  • due foto formato tessera;
  • un versamento da 14.62 euro sul conto 4028 per la prenotazione dell’esame pratico.

Per quanto riguarda l’iter burocratico, per prenotare l’esame di teoria bisogna compilare il modulo TT2112 scaricabile dal sito del Portale dell’Automobilista. Il modulo va consegnato alla Motorizzazione, assieme all”autocertificazione di residenza in doppia copia e due copie fronte retro della carta di identità e del codice fiscale. Se la domanda è presentata da un minore, il modulo TT2112 deve essere firmato da un genitore e corredato di fotocopia del documento di riconoscimento.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/kymco_moto_espana/4253904732

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/ericbaffalie/35508577475

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ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2021 10:23

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