Roberto Benigni conquista il pubblico di Sanremo 2025 con il suo show ironico: battute su Elon Musk, Donald Trump e la politica italiana.
Sanremo 2025 si conferma un evento che va oltre la musica, trasformandosi in un palcoscenico di spettacolo e satira. A incendiare la quarta serata del Festival è stato Roberto Benigni, che con il suo monologo ha regalato momenti di grande ironia, mischiando politica, cultura pop e battute pungenti.
![Giorgia Meloni](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2024/04/GI_Giorgia_Meloni_7.jpg)
Benigni accende la quarta serata del Festival
L’attore ha esordito con un elogio scherzoso al conduttore, Carlo Conti, sottolineando la sua proverbiale puntualità:
“Sembra il Festival della canzone svizzera. I Festival di Amadeus non finivano mai, c’è ancora qualche cantante che aspetta di entrare dai festival di Amadeus… Gli ho detto che è finito tutto!”.
Non sono mancate frecciate politiche, con riferimenti ai saluti a Marcella Bella e ai Neri per Caso:
“Ho visto Marcella Bella, l’ho salutata ‘Bella ciao’… Un casino… Ho dovuto salutare i Neri per caso per par condicio”.
Ma il momento clou è arrivato quando Benigni ha evocato due spettatori d’eccezione: Elon Musk e Donald Trump.
Musk innamorato dell’Italia, Trump vuole la Liguria
Con il suo solito stile teatrale, Benigni ha lanciato una battuta sul patron di Tesla e SpaceX:
“Sai chi ci sta guardando? In ‘vialatteavisione’ ci sta guardando Elon Musk, è interessatissimo all’Italia e figurati se non guarda Sanremo. Su X ha già votato per il vincitore: ha votato Giorgia… C’è no? C’era anche l’anno scorso, ci sarà l’anno prossimo… Dammi retta, Giorgia ci sarà per un bel po’ di anni, te lo dico io che mi intendo di musica…”.
L’ambiguità sulla Giorgia in questione – se è la premier Giorgia Meloni o la cantante – ha scatenato le risate del pubblico. Ma Benigni ha rilanciato con un’altra battuta:
“Elon Musk è innamorato di Giorgia! Oggi è San Valentino, Giorgia è su un satellite con Elon Musk. Sono capaci di sposarsi e di andare su Marte, lui è innamorato e potente. Vuole conquistare l’Italia, vuole il potere qui. Vuole la marcia su Roma: o Roma, o Marte!”.
E poi è toccato a Donald Trump, che secondo Benigni avrebbe una nuova ambizione territoriale:
“Anche lui segue Sanremo tutte le sere, vuole tutta la Liguria dopo la Groenlandia e il Canada. Vuole la Liguria come 53esimo stato: ‘O la Liguria accetta pacificamente o metto un dazio del 200% sulle trofie al pesto’”.
Infine, una stoccata sulla politica italiana: “Noi italiani siamo unici ma abbiamo anche qualche difetto in politica. Abbiamo la brutta abitudine di salire sul carro del vincitore. Ora ha vinto la destra e tanti di sinistra si sono buttati a destra: a noi di Fratelli d’Italia questa cosa non ci piace…”.
Un monologo pungente, che ha saputo mescolare attualità e satira con il tipico stile di Roberto Benigni, lasciando il pubblico tra risate e riflessioni.