Beppe Grillo: "Non c'è un'emergenza pane"
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Beppe Grillo: “Non c’è un’emergenza pane”

Beppe Grillo

Il fondatore del Movimento 5 Stelle interviene nega l’esistenza di una crisi alimentare.

Sul suo blog Beppe Grillo tocca un argomento molto centrale in queste settimane, ovvero l’emergenza alimentare. Il grano ucraino bloccato nei porti rischia di provocare una severa crisi del pane in alcuni paesi soprattutto africani e medio-orientali. Ma l’ex comico nega l’esistenza di un’emergenza pane dicendo che si tratta solo di una speculazione finanziaria.

La guerra in Ucraina è spesso citata dai media per spiegare la crisi alimentare e il generale aumento dei prezzi del grano. Ma è la finanza ad usare il cibo come arma distruggendo deliberatamente il sistema alimentare, poiché è la speculazione finanziaria a giocare un ruolo primario“. Scrive così il garante del M5S condividendo un post dal titolo “la fame quotata in borsa”.

Non esiste una ’emergenza pane’, esiste una vera e propria speculazione sul cibo, che andrebbe proibita per legge” annuncia sul blog Grillo. L’ex leader pentastellato dice che non c’è carenza di materia prima perché il grano che si vende oggi è stato raccolto l’anno scorso e non quest’anno. “Le scorte non si esauriscono dall’oggi al domani, ma i prezzi sui mercati dei futures sono subito balzati alle stelle. Il grano non è solo un bene alimentare di prima necessità, ma anche una commodity, ovvero un prodotto che costituisce oggetto di scambio internazionale“, denuncia Grillo.

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Grillo contro il grano quotato in borsa

Poi fa un salto nella storia delle futures sulle commodities agricole che nacquero alla borsa di Chicago come funzione assicurativa e stabilizzatrice del prezzo. Oggi invece sono “soltanto uno strumento finanziario per scommettere un guadagno futuro. Sono prodotti finanziari, scambiati come se fossero azioni, comprati e venduti a loro volta sul mercato secondario” scrive Beppe Grillo dicendo che sta diventando un settore speculativo.

Il comico prosegue con una lezione di economia base nota a tutti, ovvero che il prezzo aumenta in base alla situazione attuale e la prospettiva futura. Come accade per ogni bene. “I raccolti di domani e anche le stagioni future vengono scambiati oggi sui mercati mondiali. Poiché tutti si aspettano che la situazione sul mercato mondiale peggiori, i prezzi attualmente sono elevati. È il motivo per cui, durante la crisi da coronavirus, i prezzi dei generi alimentari sono aumentati, quando il cibo era tutt’altro che carente“. “Cosa è questo? Se non un becero oltraggio alle spalle della gente?”

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ultimo aggiornamento: 3 Giugno 2022 11:07

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