Beppe Grillo propone un “reddito universale per tutti” per aiutare le famiglie durante l’emergenza coronavirus.
ROMA – A distanza di quasi un mese Beppe Grillo ha deciso di ritornare in campo proponendo un “reddito universale per tutti“, suo vecchio ‘cavallo di battaglia’ che non è mai stato preso in considerazione dai partiti.
“E’ arrivato il momento di mettere l’uomo al centro e non più il mercato del lavoro – ha scritto il comico ligure – per fare ciò si deve garantire a tutti lo stesso livello di partenza. Un reddito universale, per diritto di nascita, destinato a tutti, dai più poveri ai più ricchi”. E aggiunge: “Abbiamo sempre detto che circa il 50% dei posti di lavoro negli anni sarebbe scomparso per l’automazione e i cambiamenti tecnologici. Quei cambiamenti adesso sono avvenuti non in anni, ma in un solo mese. Con un colpo di tosse“.
Renzi replica a Grillo: “Il mio disegno è quello di crescita e di lavoro”
Il reddito universale non ha mai convinto la politica con la proposta di Beppe Grillo che è rimasta sempre inascoltata. Anche in questo caso il Governo si sta muovendo in modo diverso e le polemiche al post non mancano.
“Il disegno di Beppe Grillo è chiaro – scrive sui social Matteo Renzi – decrescita felice e reddito di cittadinanza. Il senso delle mie interviste è l’opposto: servono crescita e lavoro. Ecco perché bisogna pensare subito a come riaprire ad aprile. Adesso ci stiamo giocando il futuro. Adesso“.
La proposta di Crimi: “Tagliamoci lo stipendio”
Per aiutare la ripresa economica il M5s con il suo leader Vito Crimi ha proposto ai parlamentari di tagliarsi lo stipendio fino alla fine della legislatura e non solo una mensilità. Secondo i calcoli dei grillini c’è la possibilità di un risparmio di 60 milioni di euro al mese.
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