Beppe Grillo, colpo di scena sulla sua salute: “Ero in una camera mortuaria”

Beppe Grillo, colpo di scena sulla sua salute: “Ero in una camera mortuaria”

Ha raccontato tutta la sua esperienza in ospedale dopo il ricovero subito Beppe Grillo svelando dettagli decisamente forti.

Circa a metà dicembre, Beppe Grillo aveva destato preoccupazione in merito alle sue condizioni di salute. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, infatti, era stato ricoverato in ospedale per alcuni problemini e analisi. Ora, a distanza di un mese, il diretto interessato ha voluto raccontare quanto vissuto compresi dettagli decisamente forti.

Beppe Grillo

Beppe Grillo e la sua salute

Grillo ha analizzato quanto vissuto in quello che ha definito “l’ospedalino di Cecina” attravreso un video condiviso sui social. “Sono stato trattato come gli altri in una corsia dove a 75 anni io ero il più giovane”, le sue parole. “Tutti 80, 85, 90 e c’era pure un centenario. Rumori, allarmi che suonavano. Lavorare in quelle condizioni per un medico e un infermiere capisco che sia molto difficoltoso”.

Particolare il passaggio che sottolineato come, a seguito di periodo in corsia, gli sia stata assegnata una cameretta al primo piano che, però, non era una stanza come le altre, bensì quella dove finiscono i pazienti in fase terminale. “Era quella mortuaria: non stava morendo nessuno, quindi mi hanno detto: ‘perché non agevolarla mettendola qui?'”.

Il ricovero e la crisi della sanità italiana

Ad ogni modo l’esperienza vissuta da Grillo è stata positiva in quanto è stato trattato come gli altri pazienti ma ricevendo tutte le cure del caso senza problemi.

Al netto di questo, però, alcune riflessioni sono state un dovere e fanno riferimento alla crisi della sanità italiana e ai costi medici.

Grillo ha fatto riferimento all’uso eccessivo di diagnostica nei pronto soccorso, cosa che grava sui costi della sanità e ha anche affermato che spesso gli esami vengono prescritti per paura dei medici e che la diagnosi rappresenta la malattia principale nel sistema sanitario,.

“All’80% sono malati da medico curante di base. Siccome i medici hanno paura, c’è un eccesso di diagnostica. La malattia principale nella sanità oggi credo sia la diagnosi”. Tra i fattori che peggiorerebbero anche la sanità e graverebbero sulle strutture mediche, anche l’invecchiamento della popolazione.