Berlusconi, colpo di scena: che fine hanno fatto davvero i soldi dell’eredità

Berlusconi, colpo di scena: che fine hanno fatto davvero i soldi dell’eredità

Retroscena importante riguardo a una grossa parte dei soldi dell’eredità di Silvio Berlusconi. Ecco che fine hanno fatto davvero.

Si torna a parlare dell’eredità di Silvio Berlusconi e del suo lascito alla famiglia e non solo. In queste ore è argomento caldo il testamento del Cavaliere e la somma di denaro che aveva destinato al suo caro amico Marcello Dell’Utri. In tale ottica aleggia un mistero su che fine abbiano fatto quei soldi, ben 30 milioni di euro che sarebbero dovuti essere destinati ad un progetto ben preciso.

Silvio Berlusconi

Berlusconi il lascito a Dell’Utri e la promessa

Quando il Cavaliere ha lasciato i suoi cari lo scorso giugno 2023, l’argomento principe era stato il suo testamento e l’eredità lasciata alla famiglia. In questo senso, Berlusconi inserì, come noto, tra le sue volontà anche una ingente somma di denaro per l’amico Marcello Dell’Utri.

L’uomo era stato destinatario di ben 30 milioni di euro, soldi che per sua stessa ammissione sarebbero stati utilizzati per quella che avrebbe voluto chiamare “Biblioteca Utriana“, ovvero un progetto al quale l’uomo stava lavorando da tempo. “Una biblioteca di libri di letteratura siciliana nel cuore della Valle dei Templi”, erano state le sue parole riprese da Il Fatto Quotidiano.

Eppure, qualcosa non torna. Infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano, della biblioteca e dei soldi non c’è traccia.

Che fine hanno fatto i soldi

Tale sottolineatura de Il Fatto Quotidiano sull’eredità di Berlusconi e i soldi a Dell’Utri che sarebbero dovuti servire anche a portare avanti tale progetto biblioteca, arriva a seguito della recente Assemblea regionale siciliana.

In questa occasione, l’assessore ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, ha risposto a un’interrogazione di Valentina Chinnici del Pd che chiedeva chiarimenti, appunto, sulla biblioteca che Dell’Utri aveva annunciato di voler costruire nella Valle dei Templi.

Dalle varie risposte si è capito come non ci sia l’intenzione di assecondare questa volontà. Anzi, in realtà pare che già nel dicembre del 2020 era arrivata all’Ente Parco di Agrigento “una richiesta per l’istituzione di una fondazione finalizzata alla realizzazione della biblioteca siciliana con lo scopo di gestire un importante patrimonio librario“ che, però era stata rifiutata il 19 aprile del 2021.

Al netto di questa situazione, Dell’Utri aveva anche di recente parlato della volontà di proseguire in questo progetto che, per ora, non ha dato segnali positivi nell’andare avanti. Anzi. Dopo le richieste di chiarimenti della Chinnici all’assessore Scarpinato, mette qualche punto interrogativo sul come alla fine Dell’Utri utilizzerà quei famosi 30 milioni che gli ha lasciato il suo caro amico Silvio.