Berlusconi e “olgettine”: colpo di scena nel processo Ruby Ter

Berlusconi e “olgettine”: colpo di scena nel processo Ruby Ter

Le motivazioni della Cassazione che ha accolto il ricorso contro l’assoluzione di Silvio Berlusconi, Karima El Mahroug e le altre “olgettine”.

C’è un “vizio che ha inficiato l’intero ragionamento” nella sentenza con cui il Tribunale di Milano ha assolto Silvio Berlusconi e le ex Olgettine nel processo Ruby Ter. Questa la novità della Cassazione che nelle scorse ore ha reso note le motivazioni con le quali ha deciso per l’annullamento in blocco di quelle assoluzioni con rinvio degli atti alla Corte d’Appello, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura meneghina.

Silvio Berlusconi

Ruby Ter-Berlusconi: la decisione della Cassazione

Per la Cassazione c’è stato un “vizio”, un errore giuridico “che ha inficiato l’intero ragionamento” nella sentenza con cui il Tribunale di Milano nel febbraio 2023 ha assolto tutti gli imputati, tra cui Silvio Berlusconi, poi morto a giugno di quell’anno, Karima El Mahroug e altre giovani ex ospiti delle serate di Arcore, le “olgettine”, nel processo sul caso Ruby Ter con al centro le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.

Ad affermarlo, come detto, è stata la Cassazione che nelle scorse ore ha reso note le motivazioni della sentenza con cui lo scorso ottobre, dopo il ricorso direttamente alla Suprema Corte, ha annullato con rinvio quel verdetto, disponendo un processo d’appello per 22 imputati.

Gli errori commessi

Come ben spiegato dal Corriere della Sera, la decisione della Cassazione è arrivata a seguito di alcuni errori che sarebbero stati commessi.

In primo luogo – si legge sul quotidiano – l’errore “fu ritenere che le ragazze, all’epoca delle accuse, non dovessero essere dai pm considerate testi (dunque pubblici ufficiali), ma già indagate in procedimenti connessi (con facoltà di non rispondere)”.

Un secondo errore, invece, “fu non affrontare i rapporti tra l’imputazione di ‘corruzione in atti giudiziari’ (art. 319 ter, dove eventualmente sarebbero stati punibili sia Berlusconi corruttore sia le testimoni corrotte) e il possibile altro reato di ‘intralcio di giustizia’, art. 377, nel quale invece sarebbe stato punibile solo Berlusconi e non anche le ragazze”.

In questo senso, stando alla Cassazione, “spetterà” al processo-bis “ricostruire le condotte in punto di fatto, al fine di verificare la configurabilità dell’ipotizzata corruzione in atti giudiziari o, se del caso, l’originaria configurabilità di soli reati unilaterali di induzione” a intralciare la giustizia, in questo secondo caso “con esonero” delle ragazze “da ogni tipo di responsabilità”. Posizione analoga anche per l’ex legale di Ruby “chiamato a rispondere, in concorso con Berlusconi, di corruzione quale intermediario”.