Ancora un gesto oltraggioso ai danni di Bianca Berlinguer e di tutta la famiglia: la tomba del padre Enrico è stata profanata per la terza volta.
Profanata, per la terza volta nel giro di pochissimo tempo, la tomba di Enrico Berlinguer. A darne il triste annuncio, con tanto di sfogo a 360° sono stati i figli. In particolare la nota giornalista e conduttrice Bianca Berlinguer che tramite i propri canali social, così come accaduto in precedenza, ha voluto ribadire l’orrore e la rabbia per tale gesto subito.
Bianca Berlinguer, profanata la tomba del padre
Attraverso un messaggio pubblicato su Facebook, la nota conduttrice e giornalista Bianca Berlinguer ha tenuto a far sapere quanto successo alla tomba del padre. Con grande fastidio e amarezza, la donna ha scritto: “Per la terza volta nell’arco di appena due mesi la tomba di nostro padre, nel cimitero di Prima Porta, è stata profanata, sei giorni dopo l’anniversario della sua morte”.
E ancora: “L’azione vigliacca di alcuni mascalzoni rivela che non si tratta dell’atto di uno squilibrato, bensì di un gesto dal contenuto chiaramente politico”, le parole della giornalista. Il suo pensiero si è poi concluso con la speranza che possano esserci dei risvolti in grado di fermare tutto questo: “Ci auguriamo che vengano adottate le necessarie misure per evitare ulteriori oltraggi”.
La solidarietà del mondo politico
Dopo la notizia di quanto accaduto ai danni della tomba di Enrico Berlinguer, Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra ha fatto sapere: “Abbiamo saputo che ancora una volta la tomba di Enrico Berlinguer è stata profanata. È la terza volta in meno di due mesi. È chiaro che non si tratta di un gesto individuale, ma di un atto politico. Possibile che nessuno abbia fatto in modo che questo scempio non si ripetesse? Ora, perché non succeda più e i responsabili siano individuati e puniti ci aspettiamo che le autorità si attivino immediatamente. Per questo presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno. La memoria e il testamento politico di Enrico Berlinguer non potranno mai essere scalfiti, perché vivono nel cuore del popolo italiano”.
Parole di solidarietà sono arrivate anche dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa: “La profanazione di una tomba è un atto inaccettabile e il cui gesto ha la mia ferma e totale condanna. Mi auguro che i responsabili siano presto individuati e puniti – ha detto Fontana- Ai familiari la mia personale solidarietà e quella della Camera dei deputati”.