Le dichiarazioni del presidente americano Joe Biden sono una sfida al leader russo Putin.
“Putin non vincerà, potrà conquistare città ma non un intero Paese”. Queste le forti parole di Joe Biden in un discorso tenuto poco fa alla Casa Bianca. “La storia di questa guerra è scritta: lascerà la Russia più debole e il resto del mondo più forte”, ha inoltre commentato il presidente americano. Parole che fanno capire la posizione dura e decisa degli Stati Uniti e del blocco Nato nei confronti del presidente russo Putin e della sua offensiva in Ucraina, che ha già causato molte vittime e ha portato ad un flusso migratorio intensissimo dall’Ucraina al resto d’Europa.
L’effetto delle sanzioni contro Putin
Le sanzioni contro il presidente Putin e contro la Russia sono senza precedenti. Joe Biden le ha definite “il più importante pacchetto di sanzioni mai approvato nella storia, che sta danneggiando l’economia russa. Un rublo vale meno di un penny” americano. Queste le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante un discorso tenutosi alla Casa Bianca.
Non è finita qui, però. Gli Usa, in accordo con il Regno Unito, vieteranno l’importazione di petrolio e gas russi. Queste le parole di Joe Biden alla Casa Bianca. Poco dopo, è avvenuto anche l’annuncio da parte del governo presieduto da Boris Johnson. Londra però, al contrario di diversi Paesi dell’Europa continentale, tra i quali l’Italia, importa da Mosca una quantità minima di tali materie prime, specie rispetto al fabbisogno complessivo britannico.
Eppure, le dichiarazioni di Biden, che sembra sbeffeggiare il nemico pubblico numero uno, Vladimir Putin, hanno un forte valore simbolico. Dimostrano la compattezza della Nato e la voglia di far pagare alla Russia la propria belligeranza nei confronti di uno stato che non ha mai dato alcun segnale di voler iniziare guerra. Putin avrebbe potuto discutere le proprie pretese sull’Ucraina tramite dei negoziati, e invece ha scatenato una guerra con conseguenze gravissime. E ora, anche la Russia paga lo scotto delle azioni del proprio presidente.