Le implicazioni delle dichiarazioni di Biden sulla morte dello zio, che hanno scosso le relazioni tra USA e Papua Nuova Guinea.
Durante un discorso a Pittsburgh, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha sorpreso l’auditorio con un racconto inaspettato riguardante suo zio, il tenente Ambrose Finnegan. “Non trovarono mai il corpo forse perché lì, in quella parte della Nuova Guinea c’erano all’epoca tanti cannibali“, ha dichiarato Biden, suggerendo che il tenente “potrebbe esser stato mangiato dai cannibali” durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa affermazione ha rapidamente sollevato questioni di imbarazzo per la Casa Bianca e reazioni negative da parte della Papua Nuova Guinea. Come riferito da vari media.
Le reazioni diplomatiche
Il racconto di Biden sottolineava la misteriosa scomparsa di suo zio, il cui velivolo precipitò durante il conflitto bellico. Tuttavia, i dati ufficiali indicano che l’incidente aereo, dovuto a un guasto al motore, non avvenne in Nuova Guinea, ma nel vasto Oceano Pacifico.
La risposta a questa inaspettata dichiarazione non si è fatta attendere. “Noi – ha commentato Michael Kabuni, docente di scienze politiche all’Università di Papua Nuova Guinea – siamo un popolo orgoglioso. Troviamo questo tipo di definizione molto offensivo.” Queste parole evidenziano come la battuta del presidente Biden sia stata percepita come una mancanza di rispetto verso la cultura e la storia della Papua Nuova Guinea, in un periodo in cui la collaborazione tra i due paesi è cruciale per equilibrare l’influenza cinese nella regione.
L’impatto delle parole di Biden
Questo incidente dimostra quanto una dichiarazione imprevista possa influenzare negativamente le relazioni internazionali e sottolinea l’importanza di una comunicazione attenta e rispettosa da parte dei leader mondiali. La sensibilità culturale e la precisione storica sono essenziali per mantenere alleanze solide, soprattutto in contesti geopolitici delicati come quello del Pacifico.
Le dichiarazioni di Biden hanno messo a dura prova la diplomazia americana, sollevando interrogativi sulla sua capacità di gestire delicati equilibri internazionali. La sfida per gli Stati Uniti sarà ora quella di ristabilire la fiducia e proseguire nel rafforzamento delle relazioni diplomatiche con la Papua Nuova Guinea.