Anche gli Stati Uniti a lavoro duramente per una tregua tra Israele e Hamas. Lo ha confermato il numero uno Usa, Joe Biden.
Dopo essere stato protagonista di un’altra gaffe che potrebbe comprometterne la corsa alla conferma alla Casa Bianca, Joe Biden torna a parlare. Il presidente degli Stati Uniti ha avuto modo di soffermarsi sulla guerra tra Israele e Hamas e il ruolo degli Usa che starebbero lavorando con forte intensità al “cessate il fuoco” tra le due forze in conflitto.
Biden e gli Usa a lavoro per tregua Israele-Hamas
“Gli Stati Uniti stanno lavorando ad una tregua tra Israele e Hamas di almeno sei settimane”. Sono state queste le parole del presidente Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania. “Stop all’operazione a Rafah senza un piano credibile per i civili”, ha poi aggiunto il presidente degli Usa.
Il numero uno degli States, al termine dei colloqui con il re di Giordania, ha detto che “una grande operazione militare a Rafah non dovrebbe procedere senza un piano credibile per garantire la sicurezza e il sostegno di oltre 1 milione di persone che si rifugiano”.
L’attenzione di Biden è stata proprio per i civili: “Molte persone sono state sfollate più volte in fuga dalle violenze nel nord e ora sono stipate a Rafah, esposte e vulnerabili. Hanno bisogno di essere protetti”, ha aggiunto il presidente.
Due ostaggi liberati
Una buona notizia, invece, è arrivata sul fronte ostaggi. Infatti, nelle scorse ore, l’esercito israeliano ha liberato a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, due ostaggi israeliani che erano stati rapiti da Hamas il 7 ottobre scorso.
A renderlo noto sono state le Forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram. “Durante un’operazione congiunta dell’Idf, dell’Isa e della polizia israeliana a Rafah, sono stati salvati due ostaggi israeliani, Fernando Simon Marman (60) e Louis Har (70), rapiti dall’organizzazione terroristica Hamas il 7 ottobre dal Kibbutz Nir Yitzhak”, si legge in un comunicato.
L’esercito ha anche fatto sapere: “Entrambi sono in buone condizioni mediche e sono stati trasferiti per accertamenti medici all’ospedale Sheba Tel Hashomer. Le forze di sicurezza continueranno ad operare con tutti i mezzi per riportare a casa gli ostaggi”.