Bilaterale Meloni-Macron: “L’Italia può dirsi soddisfatta”

Bilaterale Meloni-Macron: “L’Italia può dirsi soddisfatta”

Primo faccia a faccia ufficiale tra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron: sul tavolo Ucraina, politica industriale e migranti.

Nella notte si è tenuto il bilaterale fra la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron, in un hotel di Bruxelles. Sono stati discussi diversi temi tra cui quello sulla guerra in Ucraina, sulla politica industriale e soprattutto sui migranti. “L’Italia può dirsi molto soddisfatta”, esordisce la premier.

Giorgia Meloni

In occasione della prima giornata del Consiglio europeo, si è tenuto il faccia a faccia fra i due leader in maniera riservata. Nessuna foto è stata diffusa a riguardo, tuttavia l’Eliseo ha dichiarato che sono state discusse le “opportunità di cooperazione” tra Italia e Francia in materia di migrazioni, industria e spazio. Il bilaterale potrebbe segnare una piccola svolta nei rapporti fra i due Paesi.

Il nucleare

I due hanno parlato della “necessità di continuare ad operare per la sovranità europea” in materia di politica industriale e decarbonizzazione delle economie. La Francia ha chiesto tecnologie nucleari fra quelle compatibili alla transizione ecologica, essenziali per Parigi, premendo anche sull’inserimento nella Zero Industrial Act dell’aumento della produzione europea di tecnologie green strategiche .

Sostegno all’Ucraina

Importanti per Macron anche gli aiuti alle imprese, ma l’attenzione non poteva che andare anche sul sostegno all’Ucraina, per cui i due Paesi si sono accordati per fornire altre munizioni e missili. “Francia e Italia “forniranno un sistema di difesa terra-aria di media portata Mamba all’Ucraina per aiutare il Paese a far fronte agli attacchi di droni, missili e aerei russi”, aggiunge l’Eliseo.

Immigrazione

L’immigrazione “è una sfida europea che richiede una risposta europea”, affermano i leader, chiedendo “una rapida implementazione”. Pur aspettandosi alcuni passi in avanti dal vertice dei 27, la sessione sull’immigrazione non ha avuto i risultati sperati da Giorgia Meloni.

La premier italiana teme la situazione in Tunisia che potrebbe provocare 900mila rifugiati. Sul tema Parigi può offrire solo una sponda, ma la situazione inflazionistica (al 10%) del Paese, più debito pubblico e disoccupazione, rischia di non essere contenuto.

Argomenti