Il riconoscimento facciale è uscito dai film di fantascienza per arrivare nella realtà. Ma esiste un software che lo blocca, quasi senza toccare le foto.
I software per il riconoscimento facciale sono realtà: molto probabilmente abbiamo già visto anche smartphone che possono essere sbloccati in questo modo, per esempio. Ma cosa significa questo per la nostra privacy?
A prescindere dalla nostra opinione, il dibattito è aperto. Anche perché sembra che queste tecnologie siano sempre più usate a nostra insaputa, non solo dai governi e dalle forze dell’ordine ma anche, per esempio, dai social media. Abbiamo visto come Facebook abbia già attivato in modo “furbetto” questa funzione per identificarci nelle foto, e anche come si può disattivare.
Ecco il software che sconfigge il riconoscimento facciale
E se un’azienda come Facebook, seppur con qualche limite, ci offre comunque un buon controllo sulla nostra privacy, è lecito pensare cosa succede alle foto con il nostro volto che si trovano su altre piattaforme.
Devono esserselo chiesto anche i fondatori di Faceshield, un servizio online (una web App, per dirla in termini moderni) che fa una cosa semplice e geniale. Sfruttando le caratteristiche degli algoritmi di riconoscimento facciale, che sono pubbliche e ben documentate, modifica le nostre fotografie in modo praticamente impercettibile per l’occhio umano, ma sufficiente a “mandare in palla” i sistemi di riconoscimento facciale.
In altre parole, effettuando modifiche ad alcuni gruppi di pixel, ci rende irriconoscibili per le macchine, anche se a occhio nudo la differenza è quasi impossibile da notare.
Come proteggere le nostre foto dal riconoscimento facciale
Il meccanismo è semplice: basta collegarsi al sito, caricare una nostra foto e scegliere uno dei tre livelli di protezione: Subtle, Medium, Intense. La protezione Subtle, sottile, lascia la foto praticamente inalterata e inganna i sistemi di riconoscimento facciale più blandi: più si sale più la foto viene deformata ma aumenta la sicurezza: ecco un esempio.
Le foto elaborate in questo modo possono essere usate online, su siti e social media, impedendo con ragionevole certezza che possano essere usati da sistemi poco leciti basati sul riconoscimento facciale. Non è sicuro, ma è plausibile, che una fotografia mascherata in questo modo sia protetta anche contro l’utilizzo nelle deepfake.
Fonte foto copertina: pixabay.com/it/photos/maschera-moda-modello-teschio-1223658/