Blocco dei licenziamenti, Salvini: “Termine a giugno, imprese ingessate”

Blocco dei licenziamenti, Salvini: “Termine a giugno, imprese ingessate”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, si scaglia contro la norma sul blocco dei licenziamenti. “Se non c’è impresa non c’è lavoro”.

ROMA – Matteo Salvini ha toccato alcune questioni che potrebbero aprire delle lacerazioni della super-maggioranza a sostegno del Governo Draghi.

Salvini: “Blocco dei licenziamenti fino a giugno”

Tra questi, la norma che prevede il blocco dei licenziamenti. Il leader della Lega ha detto: “Col blocco dei licenziamenti puoi arrivare fino a giugno, ma non c’è lavoro se non c’è impresa e non puoi ingessare le imprese“. Il quale ha messo nel mirino anche il blocco degli sfratti: “Un blocco che non mi piace assolutamente e che come Lega stiamo lavorando per cancellare è quello degli sfratti. Li sbloccherei anche domani mattina, tutelando le vittime del Covid, ma non i furbetti“.

Gruppi Parlamentari “Lega Salvini Premier” della Camera dei deputati (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Le parole del ministro Orlando

La questione sollevata dal numero uno del Carroccio riguarda direttamente Andrea Orlando, ministro del lavoro e delle politiche sociali. L’esponente del Partito Democratico, appena ieri, aveva detto: “Andiamo nella direzione di una proroga del blocco dei licenziamenti, che però nel caso dei lavoratori che dispongono di strumenti ordinari (leggi grandi e medie imprese, n.d.r.) sarà legata ad un termine che sarò definitivo per coloro che non sono coperti da strumenti ordinari (le piccole imprese, n.d.r.) sarà agganciata alla riforma degli ammortizzatori sociali. Il primo intervento da mettere in atto è la riforma degli ammortizzatori sociali in una direzione di universalismo e semplificazione“.