Bobber: origine e caratteristiche delle moto ‘senza coda’

Bobber: origine e caratteristiche delle moto ‘senza coda’

Le moto bobber sono modelli di motociclette custom, simili ai chopper, che si caratterizzano per il parafango posteriore accorciato.

Con il termine ‘bobber‘ si identifica un particolare tipo di elaborazione motociclistica, nata negli Stati Uniti negli Anni Trenta. Questo stile condivide alcune caratteristiche con quello delle moto chopper, pur differenziandosi da quest’ultimo in maniera piuttosto chiara.

Origine del nome e nascita dei ‘bobber’

Le prime moto bobber venivano chiamate anche ‘bob-job‘. Questa espressione si può tradurre più o meno come ‘coda tagliata‘, con riferimento alla pratica di tagliare o accorciare la coda di cani o altri animali (basti pensare al Bobtail, un cane da pastore di origine britannica spesso sottoposto a questo genere di pratica).

Come già accennato, le moto in stile bobber nacquero negli anni Trenta negli Stati Uniti. La personalizzazione ‘bob-job’ si basava su un’elaborazione preesistente, nota come ‘Cut down‘. Quest’ultima consisteva nel modificare un modello di Harley-Davidson serie J, rimuovendo le parti ritenute superflue (come il parafango anteriore) per svecchiarne lo stile e ridurre sensibilmente il peso. Le moto cut down presentavo anche modifiche al telaio, in modo tale da accorciare il passo e abbassare la sella.

La nascita dei bobber veri e propri si può collocare nella prima metà degli anni Trenta o, più precisamente, dopo il 1933. In quell’anno, la American Motorcyclist Association (AMA) introdusse una nuova classe di competizione motociclistica (la Categoria C) per la quale diverse Case motociclistiche produssero modelli ad hoc, come ad esempio la Harley-Davidson WLDR o la Indian Daytona Scout. Queste moto da corsa leggere e con il parafango anteriore accorciato fornirono l’ispirazione per i primi esemplari di bobber comparsi qualche anno dopo.

Dopo la seconda guerra mondiale, la customizzazione in stile bobber accolse anche modifiche di natura estetica; oltre agli interventi sulla ciclistica e le parti meccaniche, a partire dal 1946 vennero gradualmente introdotti inserti cromati, rivestimenti colorati per la selleria e motivi decorativi di vario genere applicati sulla livrea. Nel 1946, Kenneth Howard prese a modificare ulteriormente la propria Indian Scout montando un serbatoio più piccolo e alzando la posizione del manubrio; successivamente, questo tipo di elaborazione si è evoluto seguendo direzioni differenti. Negli anni Novanta il termine ‘bob-job’ è uscito dall’uso corrente ed è stato sostituito da ‘bobber’. Nel frattempo, tante Case produttrici hanno attinto al bagaglio tecnico e stilistico del genere, proponendolo in chiave moderna anche per alcuni modelli di serie.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/motore-bobber-1200cc-2747716/

Le moto bobber in commercio

Diverse Case motociclistiche di primo piano quali Triumph e Moto Guzzi hanno scelto di riproporre lo stile bobber per alcuni dei propri modelli di serie. Di seguito, un elenco dei più significativi:

  • Moto Guzzi V9 Bobber: disponibile anche nell’allestimento ‘Sport’ con livrea di colore arancio, è a listino a prezzi compresi tra i 10.000 e gli 11.000 euro circa. Spinta da un motore bicilindrico a V trasversale da 850 cc, questo bobber Guzzi ha un peso complessivo di 199 kg e una seduta piuttosto bassa (785 mm dal suolo); l’allestimento base è disponibile in tre colorazioni: Blue Impeto, Nero Notte e Grigio Tempesta.
  • Triumph Bonneville Bobber. La gamma di bobber Triumph si è arricchita nel 2018 anche della versione ‘Black’. Entrambi i modelli sono sospinti da un motore Bonneville “high-torque” da 1.200 cc di cilindrata e presentano una specifica messa a punto per erogare maggiore potenza anche a bassi regimi (la coppia massima di 104 Nm è disponibile già a 4.000 giri). Il design si caratterizza per il doppio airbox abbinato ai doppi silenziatori corti in acciaio con design a fondello inclinato. Il prezzo di listino al nuovo è di poco superiore ai 13.000 euro.
  • Harley-Davidson Softail Slim S. Descritta come “un bobber essenziale con uno stile post-seconda guerra mondiale” dal sito ufficiale italiano della Casa americana, questa moto piuttosto costosa (a listino a partire da 20.200 euro) è equipaggiata con un motore Milwaukee-Eight 107 V-Twin ed è disponibile in sette diverse colorazioni. Il design, invece, è di ispirazione vintage con le ruote a raggi, la sella ribassata e il telaio softail classico ma leggero; gli elementi moderni che caratterizzano il bobber Harley, invece, sono i fari a LED, la forcella a cartuccia da corsa e l’ammortizzatore posteriore singolo ad alte prestazioni.
  • Harley-Davidson Forty Eight. Più compatta della Softail Slim S, monta un motore Evolution raffreddato ad aria da 1.200 cc con testate dei cilindri in alluminio leggero. Le sospensioni prevedono una forcella anteriore da 49 mm e ammortizzatori posteriori a emulsione con regolazione del precarico a vite; il classico serbatoio da 7.9 litri si abbina ai cerchi calettati a 9 razze in alluminio pressofuso. A listino viene offerta a 12.700 euro.
  • Honda CMX 500 Rebel. Sospinta da un motore bicilindrico parallelo da 471 cc di cilindrata (raffreddato a liquido) e 45,6 CV di potenza, questa bobber prodotta dalla Casa giapponese è acquistabile a 6.240 euro ed è disponibile con la livrea in due colori (nero e argento metallizzato). Si caratterizza per la posizione molto bassa della sella (690 mm di distanza dal suolo), le sospensioni con forcella telescopica all’anteriore e ammortizzatori regolabili nel precarico in due posizioni al posteriore; i cerchi sono in alluminio pressofuso a 10 razze.
  • Indian Scout Bobber. Si tratta di un bobber custom lanciato sul mercato nel 2017 e in vendita, al nuovo, a 14.190 euro. Il motore è un due cilindri a V longitudinale da 1.113 cc con distribuzione bialbero che sviluppa 90 CV di potenza e 97 Nm di coppia a 5.600 giri. Monta una forcella telescopica all’anteriore e un doppio ammortizzatore sul retrotreno e, in classico stile bobber, una sella posizionata molto in basso, a soli 649 mm dal suolo.
  • Yamaha XV 950R. Il modello della Casa giapponese monta un bicilindrico a V, raffreddato ad aria, da 942 cc che eroga 80 Nm di coppia a 3.000 giri; si tratta di una moto dal design spartano, dove spiccano le ruote a 12 razze e un ampio serbatoio da 12 litri; il prezzo di listino è di 9.490 euro.

Per quanto riguarda i prezzi di un bobber usato, invece, vanno tenuti in considerazioni fattori quali l’anno di produzione, il marchio e il chilometraggio. Gli appassionati del genere possono rivolgersi ai siti specializzati nella vendita di moto usate, dove è possibile reperire modelli molto economici (meno di 1000 euro) e altri che arrivano a sfiorare i 20.000 euro.

Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Bobber_(motorcycle)
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