Bollettino Covid aggiornato: sono 58.360 i nuovi casi Covid registrati in Italia, riscontrati in 329.569 tamponi eseguiti.
Continuano ad aumentare i casi di positività da Covid-19. Nella fattispecie, il tasso di positività ha raggiunto il 17,7%. Nel frattempo, i guariti ammontano a 59.125 guariti. Situazione stabile nelle terapie intensive, a quota 254. Nel frattempo sono cresciuti i ricoveri a +65.
Sono 58.360 i nuovi casi Covid registrati in Italia, riscontrati in 329.569 tamponi eseguiti. La notizia è giunta attraverso l’aggiornamento quotidiano fornito dal ministero della Salute. Il tasso di positività risulta al 17,7%. Il dato ha registrato un aumento dell’1,8% rispetto alla giornata di lunedì.
Secondo quanto riferito dal bollettino giornaliero, durante le ultime 24 ore le vittime da Covid-19 sono state 113. Nella circolare del ministero della Salute compaiono anche le disposizioni per il nuovo vaccino. Si tratta della quinta dose.
La circolare del ministero della Salute
All’interno della circolare si legge: “Su richiesta dell’interessato anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni che hanno già ricevuto un secondo richiamo con vaccino a mRNA monovalente, potranno comunque vaccinarsi con un’ulteriore dose di vaccino a mRNA bivalente (virus originario più variante Omicron), una volta trascorsi almeno 120 giorni dal secondo richiamo o dall’ultima infezione”.
Aifa: via alla quinta dose
Già durante il mese di settembre, l’Aifa ha dichiarato che, tutti i soggetti sopra i 12 anni d’età, “possono comunque vaccinarsi con la dose booster su consiglio del medico o come scelta individuale”. Roberto Cauda, direttore dell’Unita’ Malattie infettive del Policlinico Universitario Gemelli di Roma, ha specificato che la quinta dose “andrebbe fatta al più presto nel caso di anziani e soggetti fragili, come prevede la circolare ministeriale appena emanata, mentre per quanto riguarda il resto della popolazione, per la quale non c’è una indicazione precisa ma la quinta dose è comunque possibile, aspetterei”, dice.
Invece per quanto riguarda il resto della popolazione non soggetta a patologie preesistenti, “non è stato ancora dimostrato il vantaggio che potrebbe derivare dalla somministrazione di un nuovo booster dopo il ciclo primario di tre dosi”.