Cosa sappiamo sui bond per 300.000 euro della Lega in ArcelorMittal

Cosa sappiamo sui bond per 300.000 euro della Lega in ArcelorMittal

Nel caos ArcelorMittal spuntano bond della Lega per 300.000 euro. Si tratterebbe di un investimento chiuso quattro anni fa in seguito alla vendita dei titoli.

Il caso ArcelorMittal solleva un’altra ombra sulla Lega di Matteo Salvini, che deve rendere conto dei 300.000 euro (in bond) investiti negli ultimi anni nella società franco-indiana.

fonte foto https://twitter.com/Ettore_Rosato

I rapporti tra la Lega e ArcelorMittal

La storia di ArcelorMittal nell’ex Ilva inizia con il governo Gentiloni e vive una prima fase critica con l’insediamento del governo gialloverde. In particolare Luigi Di Maio si era assicurato buona parte dei consensi del Sud Italia dichiarando guerra proprio alla società franco-indiana.

Il leader del Movimento Cinque Stelle, fedele al suo credo e alla parola data, avrebbe provato a non affidare l’asta ad Arcelor. La battaglia ideologica del rampollo pentastellato sarebbe durata giusto il tempo di capire che non avrebbe potuto fare nulla se non scusarsi con i suoi elettori. La politica, la burocrazia e le norme non lasciavano margini di manovra al paladino dei diritti del Sud.

ArcelorMittal trova nell’ala verde del governo il referente politico di cui ha ovviamente e inevitabilmente bisogno.

Il rapporto tra le parti deve essere particolarmente cordiale, pensano i più maliziosi, al punto che il 1 luglio 2018 Patrizia Carrarini, ex portavoce di Roberto Maroni, viene scelta da ArcelorMittal come capo della comunicazione.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/ArcelorMittalItalia

Lega investitore di ArcelorMittal: spuntano bond per 300.000 euro

Il sospetto inizia a prendere una forma preoccupante quanto si consultano i movimenti economici della Lega e si scopre che il partito di via Bellerio ha piazzato trecentomila euro sul corporate bond di ArcelorMittal. Fosse confermata la notizia, i problemi sarebbero due. Il primo è quello di un possibile conflitto di interessi, il secondo, ma non meno importante, è legato al fatto che una legge del 2012 vieta ai partiti politici di investire liquidità su strumenti finanziari diversi dai titoli di Stato dei Paesi dell’Unione europea.

“Inoltre, la legge dispone in ordine alla destinazione dei contributi che devono essere finalizzati esclusivamente al finanziamento dell’attività politica, ponendo nel contempo alcuni vincoli per il loro impiego, quali il divieto a investire la liquidità in strumenti finanziari diversi dai titoli pubblici degli Stati dell’Unione europea”. Di seguito il testo integrale della normativa in questione.

Fonte foto: https://twitter.com/LeonDonnoM5S

Cosa sappiamo sugli investimenti

Matteo Salvini ha scaricato la patata bollente nelle mani del tesoriere Giulio Centemero. Lo stesso che rischia di andare a processo per finanziamenti illeciti per i 250.000 euro versati dal costruttore Parnasi alla società Più Voci. I soldi, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero stati destinati in realtà al partito di via Bellerio.

Tornando al caso ArcelorMittal, stando a quanto appreso, si tratterebbe di un investimento chiuso quattro anni fa, dopo la vendita dei titoli.

Al momento il Movimento 5 Stelle ha deciso di cavalcare l’onda dello scandalo. Salvini ha minacciato querele a destra e a manca. La sensazione è che questione è tutt’altro che chiusa.

Di seguito il video-accusa condiviso dal Movimento 5 Stelle

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