Bonus alberghi, gli incentivi per le strutture ricettive

Bonus alberghi, gli incentivi per le strutture ricettive

Arriva lo sblocco degli incentivi dedicati agli alberghi che desiderano realizzare lavori di ristrutturazione.

E’ stata la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, a darne notizia durante un’interrogazione parlamentare in una seduta del 5 ottobre scorso. Si procede verso lo sblocco della cessione del crediti, nell’ambito del Superbonus Alberghi, rimasti incagliati per mancata trasmissione dal Ministero del Turismo.

Cos’è il Bonus Alberghi

Quello che è stato soprannominato come Superbonus Alberghi, riguarda le strutture del settore turistico che vogliono apportare interventi di ristrutturazione e di ammodernamento.

Secondo la Legge 152 del 2021, che rientra tra gli interventi del PNRR, è previsto un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute dall’albergo per coprire i costi della riqualificazione. In programma anche un contributo a fondo perduto, del valore fino a 100mila euro.

Chi può beneficiare?

Il bonus è rivolto ad alberghi, agrituristimi e campeggi, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale. Ma anche agli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici. L’incentivo può essere richiesto per interventi realizzati tra il 7 novembre 2021 ed il 31 dicembre 2024.

Pessime notizie, invece, per le strutture che hanno presentato la domanda entro il 30 marzo 2022 perché non era stata completata e inviata all’Agenzia delle Entrate la trasmissione dei dati analitici dei beneficiari e dei relativi importi da parte del Ministero del Turismo.

Savino: “In via di completamento”

Sandra Savino fa sapere che “tale attività preliminare è in via di completamento e, dunque, il provvedimento che disciplina la cessione del credito sarà emanato a breve al termine della predetta attività”.

Il provvedimento che renderà operativa la cessione del credito, quindi, dovrebbe essere attivato a breve. Resteranno ovviamente esclusi dall’opzione i potenziali beneficiari che nel frattempo hanno utilizzato il credito in compensazione.