Dl fiscale, depositato il decreto 'omnibus': rinnovato il bonus bebé
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dl fiscale, depositato il decreto ‘omnibus’: rinnovato il bonus bebé e stop a condono

Senato

Dl fiscale, il Governo ha deciso di introdurre il decreto ‘omnibus’. La misura consente di rinnovare il bonus bebé per i nati nel 2019.

ROMA – Il mancato rinnovo del bonus bebé nella manovra era stato criticato da diverse persone ma la maggioranza aveva rassicurato che si stava lavorando alla soluzione migliore. Dopo settimane di consultazioni il Governo ha deciso di rinnovare la misura anche per i nati nel 2019 con il decreto omnibus, presentato in commissione Finanze al Senato per il decreto legge fiscale.

Il rinnovo del bonus bebé prevede anche un aumento dell’assegno del 20% per ogni figlio successivo al primo. Nei prossimi giorni questa proposta dovrà superare le varie commissioni e poi il Parlamento ma dalla maggioranza c’è molta fiducia per tutto il decreto fiscale.

bonus cicogna

Dl fiscale, ecco le cifre del bonus bebé

Nel decreto omnibus sono state pubblicate tutte le cifre che saranno messe a disposizioni per il bonus bebé (cos’è e come richiederlo). Il governo ha disposto 440 milioni in due anni per la misura. Le soglie di reddito sono state confermate come quelle precedenti: 80 euro per il reddito che va dai 7 ai 25 mila euro. Se invece l’Isee dovesse essere sotto la prima cifra, allora la somma diventerebbe 160 euro.

Il bonus vale solamente per i nati nel 2019 e per il primo anno di vita. La misura potrà essere richiesta anche dai genitori che adottano un bambino e la cifra sarà sborsata dal primo giorno dopo l’ingresso in famiglia.

Le polemiche dei giorni scorsi sul mancato rinnovo del bonus bebé sono state infondate. Il Governo ha deciso di prolungare la misura per il 2019 e non è escluso che venga adottata anche negli anni successivi.

Dl fiscale, confermato lo stop al condono

Con il decreto omnibus è stato confermato lo stop al condono ma ci sarà la possibilità di sanare le irregolarità formali. Per farlo bisognerà sborsare “200 euro per ciascun periodo di imposta a cui si riferiscono le violazioni“. Il pagamento potrà essere fatto in due tranche: la prima scade il 31 maggio 2019 e la seconda il 2 marzo 2020.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/pages/Senato-della-Repubblica/113924618617865

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:45

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