Nuovi aiuti per fronteggiare il caro energia: o erogazione diretta o rimborso in busta paga, ecco come funziona il Bonus bollette.
Dopo l’attuazione del Decreto aiuti bis, sempre più interventi vengono fatti per consentire a cittadini e imprese di superare la crisi energetica. Alla riunione straordinaria dei ministri dell’Energia si annunciano le nuove proposte, in termini di Bonus, che saranno erogati. A partire da oggi, il Bonus bollette sarà già disponibile da richiedere.
Cos’è?
Alla riunione straordinaria dei ministri dell’Energia, il commissario Ue per la Giustizia Didier Reynders anticipa una serie di proposte volte a limitare l’aumento dei prezzi energetici. Con i rincari di luce e gas che aumentano del 60%, sempre più nuovi aiuti vengono erogati per aziende e cittadini.
In seguito al rialzo del limite massimo di spesa per il 2022, il Bonus bollette di 600 euro è già disponibile per i cittadini italiani che desiderano farne richiesta. Il bonus è erogato come somme erogate o rimborsate dall’azienda al lavoratore per il pagamento delle utenze domestiche (ovvero luce, acqua e gas) e sono escluse dal reddito di lavoro dipendente ai fini Irpef nonché dalla base immobile contributiva. Le aziende possono anche fornire benefit oltre i 600 euro nell’anno d’imposta 2022, solo che l’eccedenza sarà soggetta a imposizione fiscale.
Ma come funziona?
Bene, le strade sono due. Come viene precisato in un approfondimento dalla Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro: “Il comma 1 dell’articolo 12, in particolare, consente sia l’erogazione diretta delle somme al fornitore della somministrazione del servizio (ipotesi evidentemente più complessa in quanto i canoni delle utenze sono di norma addebitate direttamente al titolare delle stesse), sia il rimborso delle spese sostenute direttamente dagli stessi lavoratori, previa documentazione di averne sostenuto il costo”.
In altre parole, o erogazione diretta o rimborso in busta paga. Nel Decreto Legge, però, manca qualsiasi riferimento ai familiari. Viene così spronato l’intervento del legislatore volto “ad allargare l’applicazione anche alle spese intestate a familiari conviventi per non vanificare l’applicazione ai lavoratori che non risultano gli intestatari delle utenze”.
Per l’anno 2022 è prevista anche l’esenzione fiscale per i buoni benzina o analoghi titoli ceduti dai datori di lavoro privati ai dipendenti per l’acquisto di carburanti. In questo caso il limite è di 200 euro per lavoratore. Somma che non concorre quindi alla formazione del reddito.