Il bonus trasporti 2023 per ora resta un incentivo fantasma perché non c’è ancora il decreto attuativo necessario per beneficiarne.
Manca ancora il decreto attuativo per definire i dettagli operativi del bonus trasporti 2023. Il decreto attuativo è un passaggio necessario per poter beneficiare dell’incentivo che per ora resta “fantasma”. Infatti, il 14 febbraio è scaduto il termine entro cui bisognava adottare il testo che però non è arrivato ancora e quindi l’agevolazione per il momento resta ferma e non può essere richiesta dagli utenti.
Il ministero dei trasporti, del lavoro e dell’economia, i ministeri competenti dei decreti attuativi, avrebbero dovuto occuparsi di redigerlo entro il termine di scadenza. Senza questo decreto non è possibile accedere al contributo di 60 euro per l’acquisto degli abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Per beneficiare dello sconto, dunque, bisogna attendere.
Come si può richiedere lo sconto
Per ora non si sa quando precisamente arriverà il decreto attuativo perché può intercorrere un tempo anche piuttosto lungo. L’incentivo, come specifica il sito bonustrasporti.it.lavoro.gov.it punta a sostenere il reddito ed è a contrasto di un potenziale impoverimento. Il bonus fu varata dal governo Draghi lo scorso anno e poteva essere richieste da persone con reddito entro i 35mila euro. Il governo Meloni ha abbassato il tetto a 20mila euro.
Il bonus deve essere utilizzato, acquistando un abbonamento, entro il mese solare di emissione. L’abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo. È possibile fare domanda per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Il richiedente accede con Spid o carta d’identità elettronica (Cie) e indica il codice fiscale del beneficiario (ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne).