Parte il bonus vacanze ma rischia di rivelarsi un flop. Molti hotel non lo accettano. Il nodo è legato ai ‘vantaggi’ per gli albergatori.
Al via il Bonus vacanze, proposto dal governo per coprire parte delle spese per le ferie degli italiani. Il bonus va speso in alberghi, campeggi e strutture che non passano per intermediari (come Booking ad esempio) e che lo accettano. E questo è il grande il problema che rischia di trasformare il bonus in un flop.
Bonus vacanze, si rischia il flop. Lo accettano solo poche strutture
Chiarito nei giorni scorsi il funzionamento del bonus (requisiti, come richiederlo e come usarlo), analizziamo un problema segnalato da diversi utenti sulla rete. Sono poche le strutture che accettano il bonus vacanze. Secondo la stima del Corriere della Sera, solo una minima parte degli hotel sul territorio nazionale accetta il sistema varato dal governo.
Come specificato anche dal governo, non esistono vincoli e restrizioni per le strutture, che sono liberi di decidere se aderire all’operazione o meno. La scelta è libera. E se molte strutture si tirano indietro, l’utilità del bonus evidentemente si restringe. Il rischio è che alla fine dell’estate i delusi saranno più numerosi delle persone rimaste effettivamente soddisfatte.
Il nodo della liquidità
Molte strutture hanno deciso di non aderire all’iniziativa in quanto gli albergatori e simile recupereranno l’ottanta per cento non pagato da cliente attraverso il credito di imposta. In un momento in cui la criticità è legata alla scarsa liquidità disponibile, molti imprenditori hanno deciso di rispondere con un cordiale no grazie alla proposta del governo.
Il bilancio della prima giornata
Un primo bilancio lo ha fatto Franceschini: “Il bonus vacanze è partito a mezzanotte. In 12 ore 72.295 nuclei familiari l’hanno chiesto e ottenuto in pochi minuti. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per renderlo operativo in poche settimane. Un aiuto concreto a famiglie e imprese turistiche“.