Borse 14 settembre 2020. Apertura della settimana contrastata per i listini. Piazza Affari chiude in rosso.
MILANO – Borse 14 settembre 2020. Dopo una chiusura di settimana in negativo, l’apertura di questo lunedì arriva con la speranza del vaccino. Secondo l’ad di Pfizer negli Stati Uniti il farmaco potrebbe essere distribuito entro la fine dell’anno.
Apertura contrastata per i listini europei
Dopo un’apertura contrastata, i listini del Vecchio Continente hanno chiuso quasi tutto in rosso. L’unico a terminare la seduta in positivo è stato Parigi con un progresso dello 0,35%. Milano ha lasciato per strada lo 0,14%. In rosso anche Londra (-0,1%) e Parigi (-0,7%).
Da segnalare la scadenza dei termini della presentazione delle offerte a Piazza Affari. Euronext ha formalizzato ufficialmente la propria proposta in una cordata che comprende Cdp Equity e Intesa Sanpaolo.
Nuova chiusura positiva per Tokyo che guadagna lo 0,65% rispetto a venerdì. Termina in verde anche per il Dow Jones (+1,18%) e per il Nasdaq (+1,87%).
Spread a 150 punti, petrolio in calo
Apertura della settimana stabile per lo spread. Chiusura a 150 punti con il decennale italiano all’1,02%. L’euro passa di mano a 1,1880 dollari e 125,50 yen.
In calo le quotazioni del petrolio. Il Wti ha lasciato per strada lo 0,64% a 37,09 dollari al barile. Male anche il Brent: -0,85% a 39,49 dollari al barile.
Il petrolio teme un nuovo rollo
Il petrolio a rischio nuovo rollo. Nelle ultime due settimane si è registrato un crollo dell’11% destinato ad aumentare nelle prossime settimane per quanto riguarda il contratto Wti in scadenza ad ottobre. Andamento simile anche per il Brent che, per la prima volta da inizio giugno, è sceso sotto i 40 dollari al barile.
A pesare sicuramente il rischio di un ritorno dei contagi. Il coronavirus continua a pesare sui mercati con il petrolio che sembra soffrire maggiormente la pandemia. E il futuro non sembra essere roseo per il prezzo del gregge.