Borse 15 luglio, Milano in rosso. Nuovo record per il debito pubblico italiano

Borse 15 luglio, Milano in rosso. Nuovo record per il debito pubblico italiano

Borse 15 luglio, Piazza Affari in negativo. Nuovo record per il debito pubblico italiano a maggio.

MILANO – Borse 15 luglio. Sono ritornati in rosso i mercati europei in questa penultima seduta settimanale. In Italia i fari erano puntati in particolare su Bankitalia. Da via Nazionale è stata confermata la corsa del debito pubblico che a maggio ha stabilito un nuovo record: 2.686,8 miliardi, in crescita di sei miliardi rispetto al mese precedente.

A preoccupare è anche la crescita dell’inflazione, ma dagli Stati Uniti tranquillizzano. “La sfida è come reagire a questo aumento – ha detto Jerome Powell, presidente della Fed, riportato da La Repubblicanella misura in cui è temporanea, non sarebbe ora appropriato reagire ma se dovesse protrarsi, dovremo vedere come reagire“.

Borse 15 luglio, Milano in rosso

Dopo una leggera ripresa nella giornata di mercoledì, Piazza Affari è ritornata in rosso nella penultima seduta della settimana. Milano è stata la peggiore in questa sessione con una perdita dell’1,27%. Male anche tutti gli altri indici: Francoforte -1,04%, Londra -1,12% e Parigi -0,99%.

La giornata si era aperta con l’andamento contrastato in Asia. Seduta positiva per Shanghai (+1,01%) e Hong Kong (+0,71%), mentre Seul e Tokyo hanno chiuso in rosso con una perdita rispettivamente dell’1,15% e dello 0,2%. Un trend che potrebbe essere confermato anche nell’ultima seduta vista la sessione mista a Wall Street. Il Nasdaq ha lasciato per strada lo 0,70%, il Dow Jones guadagnato lo 0,15%.

Wall Street

I mercati in tempo reale

Spread in rialzo

Ritorna in rialzo, invece, lo spread. Il differenziale ha chiuso in area 105 punti. Il decennale, però, resta sempre ai minimi terminando la seduta poco sopra lo 0,7%.

Ancora una seduta complicata per l’euro. La moneta europea ha perso lo 0,23% passando di mano a 1,1815 dollari e 130 yen. Per quanto riguarda il petrolio, invece, una sessione al ribasso nonostante l’annuncio dell’aumento delle forniture. Il contratto Wti ha perso l’1,82% a 71,80 dollari al barile. Il Brent, invece, l’1,52% a 73,58 dollari.