Borse 22 gennaio. Piazza Affari in rosso. I timori per una crisi di governo hanno portato ad una impennata dello spread.
MILANO – Borse 22 gennaio. Una chiusura di settimana molto difficile per i mercati. Il rialzo dei contagi, i ritardi dei vaccini e la possibile crisi di governo sono fattori che hanno portato gli indici a terminare la seduta in rosso.
Anche a Piazza Affari è stata una sessione molto complicata. Milano ha pagato un rialzo dello spread e l’incertezza politica. Nelle prossime settimane l’andamento potrebbe essere molto simile, ma non si esclude un cambio di passo in positivo in caso di una soluzione a livello nazionale della situazione politica.
Borse 22 gennaio, Piazza Affari in negativo
E’ stata una settimana altalenante per i mercati del Vecchio Continente. L’ultima seduta ha portato ad una chiusura in rosso per tutti gli indici. La peggiore, come nella sessione di giovedì 21, è stata Piazza Affari. Milano, appesantita dallo spread e dai titoli energetici e banche, ha registrato un calo dell’1,52%. In calo ma leggermente meglio gli altri mercati europei. La migliore è stato Francoforte (-0,24%), seguita da Londra (-0,3%) e Parigi (-0,56%).
Anche in Asia è stata una giornata davvero complicata per i mercati. Tokyo ha perso lo 0,44%. In calo anche Shanghai (-0,4%), Hong Kong (-1,6%) e Seul (-0,64%). Seduta complicata anche per Wall Street. Il Nasdaq ha registrato un rialzo dello 0,09%, mentre il Dow Jones ha avuto una perdita dello 0,57%.
Fiammata dello spread
Le tensioni nel governo italiano hanno portato lo spread a salire a quota 126 punti base, con il rendimento decennale allo 0,75%. Una chiusura di settimana molto complicata e si rischia di iniziare la prossima con numeri negativi, soprattutto se non si troverà l’accordo di maggioranza.
Il petrolio continua il suo calo. Il contratto Wti perde oltre l’1%, passando di mano a 52,54 dollari. Male anche il Brent a 55,46 dollari (-1,14%). Il Bitcoin è tornato sotto la soglia dei 30mila dollari.