Borse 7 dicembre, settimana aperta in calo per il Vecchio Continente. Fitch rivede le stime del Pil globale dell’Eurozona.
ROMA – Borse 7 dicembre 2020. Dopo una settimana contrastata, gli indici europei hanno chiuso in calo in questa prima seduta. A pesare lo stallo tra Unione Europea e il Regno Unito sulla Brexit.
In serata sono arrivate anche le nuove stime di Fitch. L’agenzia di rating ha rivisto al rialzo il Pil mondiale (scenderà del 3,3% rispetto al 4,7% dell’ultimo rapporto). A diminuire, invece, è la crescita della zona euro (da 5,5% a 4,7%) e dall’Italia (dal 5,4% al 4,7%).
Borse 7 dicembre, Piazza Affari chiude in rosso
Una vigilia dell’Immacolata non positiva per Pizza Affari. Milano ha lasciato per strada lo 0,32%. Peggio ha fatto solo Parigi (-0,64%). Un calo più contenuto per Francoforte (-0,17%). Andamento completamente opposto per Londra che ha guadagnato lo 0,11%.
La giornata dei mercati si è aperta con l’andamento contrastato in Asia. L’unica ad aver chiuso in positivo è stata Seul (+0,51%). In rosso, invece, Hong Kong (-1,25%), Tokyo (0,75%) e Shanghai (-0,81%). A Wall Street il Nasdaq ha guadagnato lo 0,45%, il Dow Jones lasciato per strada lo 0,49%.
Spread stabile, l’euro corre
Continua a restare in attesa lo spread. Il differenziale ha aperto la settimana a 116 punti base, con il rendimento decennale italiano allo 0,56%. L’euro ha proseguito la sua crescita iniziata nelle scorse settimane. La moneta europea è passata di mano a 1,2136 dollari e 126,15 yen.
Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio ha risentito dell’accordo raggiunto in sede Opec+. Il Wti, con scadenza a gennaio, ha lasciato per strada l’1,21% a 45,7 dollari al barile. Un calo leggermente inferiore per il Brent che ha perso l’1,18% a 48,6 dollari. Un andamento che rispecchia quanto successo negli ultimi giorni. Possibile un cambio nelle prossime settimane, ma l’emergenza coronavirus continua ad essere un peso importante per il prezzo del greggio.