Dal rinvio delle elezioni a mutui e bollette: la bozza del decreto anti-coronavirus

Dal rinvio delle elezioni a mutui e bollette: la bozza del decreto anti-coronavirus

La bozza del decreto anti-coronavirus che dovrebbe essere approvato nelle prossime ore: mutui, bollette, lauree.

ROMA – Il Governo è al lavoro per definire la bozza del decreto anti-coronavirus. Il via libera del Consiglio dei Ministri doveva arrivare in serata ma, secondo le ultime indiscrezioni, il tutto potrebbe slittare a sabato visto che ancora non è concluso il confronto con i sindacati per gli operai delle fabbriche.

La bozza del decreto anti-coronavirus

Di seguito la bozza del decreto anti-coronavirus, anticipata dal sito di Repubblica.

Palazzo Chigi

Aiuti a mutui per famiglie e imprese

In questa bozza sono stati inseriti gli aiuti a famiglie e imprese per i mutui. Un fondo a disposizione di 3,8 miliardi che sarà potenziato dal miliardo preso dal fondo di garanzia del Pmi.

Rinvio delle prossime elezioni

Nel decreto dovrebbe esserci anche il provvedimento per il rinvio delle prossime elezioni (compreso il referendum sul taglio dei parlamentari) in autunno.

Riduzione delle bollette

Possibile anche una riduzione delle bollette per tutto il 2020. Un provvedimento da attuare con un intervento di sistema.

Ammortizzatori sociali tra 4 e 5 miliardi

Previsti anche degli ammortizzatori sociali tra i 4 e i 5 miliardi per aiutare tutti i dipendenti che in queste settimane andranno in ferie per questa emergenza.

Congedi e quarantena

Congedi e quarantena trattata come una malattia. Per quanto riguarda la situazione del congedo parentela si pensa a 15 giorni con una reputazione tra il 30 e l’80%.

Blocco del Fisco

Dovrebbe essere bloccato anche il Fisco. Le discussioni sono ancora in corso con la possibilità di inserire altre misure del decreto.

Gli altri rinvii

Previsto anche uno spostamento di tre mesi di varie scadenze come quella della revisione auto e delle carte d’identità. Per quanto riguarda le lauree anno accademico 2019 prolungato fino a giugno e quindi non più a marzo come solitamente previsto. Attenzione, però, ad altre misure che potrebbero essere inserite nel decreto.

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