Braccio di ferro Lombardia-Governo, Fontana: “Chiederemo i danni”. Speranza: “Errore della Regione”

Braccio di ferro Lombardia-Governo, Fontana: “Chiederemo i danni”. Speranza: “Errore della Regione”

Braccio di ferro Lombardia-Governo sulla ‘zona rossa’. Fontana attacca: “Indignato dalle notizie false. Chiederemo il risarcimento”.

MILANO – Braccio di ferro tra Lombardia e il Governo sulla zona rossa. In conferenza stampa il presidente Attilio Fontana ha duramente attaccato Roma: “Se domenica torneremo arancioni lo dobbiamo solamente al fatto che abbiamo contestato i conteggi – ha detto il governatore, riportato dall’Ansasono indignato da quello che leggo e dalle false notizie offensive per la Lombardia e che per le persone che ci lavorano“.

Il ministro Speranza pretendeva che dicessimo che c’era stato un errore nostro – ha aggiunto la vicepresidente Moratti – ma noi non potevamo accettarlo per la dignità della Regione per le nostre famiglie e imprese“.

Fontana: “Chiederemo i danni”

La Lombardia non ha nessuna intenzione di fermarsi: “Volevo anticipare che alla prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni avanzerò al Governo la richiesta nell’ambito del prossimo scostamento autorizzato dal Parlamento venga inserita esplicitamente una somma che equivale a quello che è stato il danno che le nostre categorie hanno subìto“.

Attilio Fontana

La replica di Speranza

La replica del Ministero della Salute è arrivata con una nota: “La relazione all’Istituto Superiore di Sanità è chiarissima. La Regione Lombardia, avendo trasmesso dati errati, ha successivamente rettificato i dati propedeutici al calcolo del Rt e questo ha consentito una nuova classifica. Senza l’ammissione di questo errore non sarebbe possibile riportare la Regione in zona arancione. Questa è la semplice verità. Il resto sono polemiche senza senso che non fanno bene a nessuno. Soprattutto a chi le fa“.

E Gianni Rezza ha aggiunto: “La cabina di regia si è riunita per il monitoraggio dell’andamento epidemiologico dal quale è emerso che erano presenti alcune incongruenze nei dati della Regione Lombardia che la Regione stessa ha corretto, reinviando il file il 20 gennaio. Ciò ha permesso di ricalcolare l’Rt e di collocare quindi la Lombardia in zona arancione“.