Cestista Usa condannata a 9 anni in Russia

Cestista Usa condannata a 9 anni in Russia

Brittany Griner, cestista americana è stata condannata in Russia per traffico di droga.

Il tribunale della periferia di Mosca ha condannato l’atleta statunitense a 9 anni di carcere per “possesso e contrabbando di stupefacenti”. La cestista in realtà possedeva solo due cartucce a base di olio di cannabis per vaporizzatore. Secondo gli analisti si tratta solo di una mossa politica. La 31enne campionessa del Wnba, lega di basket femminile Usa, incarna tutti i valori avversi a Putin: nera, lesbica, attivista. Brittany Griner ha lanciato un appello alla corte: “Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest’aula. Spero che il vostro governo non metta fine alla mia vita”.

Ma il tribunale di Mosca le ha comminato il massimo della pena e una multa di un milione di rubli (16mila euro circa). La vita di Brittany Griner viene usata dai russi per alzare la posta in gioco nello scambio di prigionieri. Anthony Blinken ha intenzione di discutere con il suo omologo Lavrov il prima possibile. Secondo i media, il segretario di stato avrebbe intenzione di mettere nel piatto il cosiddetto mercante di morte, Viktor Bout, attualmente in prigione nell’Illinois.

Basket

L’atleta usata come posta per lo scambio dei prigionieri

Anche il presidente Biden ha giudicato il verdetto di Mosca “inaccettabile”. Tutto il mondo del basket statunitense si è unito nell’appello #FreeBG. L’incubo che sta sopportando la cestista è iniziato il 17 febbraio scorso poco prima dell’invasione russa in Ucraina. Ma evidentemente era già ampiamente nei piani di Putin che ha voluto utilizzare la campionessa Griner come ostaggio da utilizzare al momento giusto.

La sostanza, l’olio di cannabis, che aveva nella sigaretta elettronica è legale negli Usa ma è vietata in Russia. Inoltre, non me possedeva nemmeno un grammo in tutto. Si tratta di una quantità per alleviare il dolore da lesioni croniche. La donna inoltre si è dichiarata colpevole ma che non le è servito.