Il ministro della Pubblica Amministrazione ha lasciato Forza Italia a vira verso nuovi orizzonti.
Renato Brunetta ospite a Mezz’ora in più di Lucia Annunziata, il talk su La7 ha parlato della sua uscita dal partito azzurro. “Ho ancora il gusto buono in bocca del governo Draghi… Sto lavorando a un progetto, un grande ressamblement repubblicano che parte dall’agenda Draghi” ha detto il ministro della Pa. Si tratta di un “listone” che unisca tutti. Il ministro ha militato per oltre 20 anni, come la ministra Gelmini, in Forza Italia. Ma ora deluso pensa ad altro.
“Il mio sogno è avere una unione repubblicana, che prenda l’agenda Draghi come base e metta insieme tutte le anime che si riconoscono nell’europeismo, nell’atlantismo… Mi riferisco a tutti quelli che ci stanno, ai ‘liberi e forti’ come fece Don Sturzo… Calenda, Renzi, Toti, Più Europa, Bonino, Letta, il mio amico Speranza, tutta la sinistra, anche Di Maio, che è stato un ministro degli Esteri bravissimo…”. Brunetta però ci è rimasto molto male per le parole di Berlusconi sulla fuoriuscita degli storici ministri, quel sarcastico “riposino in pace“.
“Non ho scelto di nascere basso” le rivelazioni di Brunetta
Brunetta inoltre rivela anche di aver subito attacchi personali anche sulla sua statura dalla deputata Fascina compagna di Berlusconi che aveva postato su Instagram la canzone di De Andrè un giudice, che parla appunto di una persona bassa di statura. “Io non ho scelto di nascere alto o basso: io son responsabile delle mie idee e di quello che ho fatto, di quello che faccio, della mia storia, dei miei libri. Io son responsabile di questo, ma non di essere “tappo” o “nano”. Vede che bello, che posso dirlo? Non mi era mai successo, grazie Lucia.“
Su Mario Draghi Brunetta dichiara: “Conosco da una vita Draghi, ha un caratterino non da poco, è bravo e testardo, Draghi è Draghi. Nessuno può usarlo o tirarlo per la giacchetta…” chiarisce il ministro riferendosi a chi oggi lo rivuole a Palazzo Chigi. “Per me l’agenda Draghi è un contratto firmato con l’Europa in base al quale avremo delle risorse ingenti. La gente lo sa che se non onoriamo questo contratto perdiamo gli anticipi?” chiarisce riguardo ai fondi europei del Pnrr.