La Serie A non ha osservato un minuto di raccoglimento per Bruno Pizzul, storico telecronista scomparso il 5 marzo.
La Serie A ha sempre avuto una tradizione forte nel ricordare i suoi protagonisti, soprattutto quando si tratta di figure che hanno segnato intere generazioni di tifosi. Bruno Pizzul è stato una di queste, un uomo che con la sua voce inconfondibile ha narrato i momenti più emozionanti del pallone italiano, accompagnando gli appassionati tra trionfi e delusioni. Eppure, di fronte alla sua scomparsa, qualcosa è andato storto.

L’omaggio mancato: un silenzio che pesa
In passato, la Serie A ha sempre osservato minuti di raccoglimento per rendere omaggio a figure storiche del calcio: calciatori, allenatori e persino dirigenti. Il rispetto per chi ha dato tanto a questo sport è sempre stato un valore fondante. È per questo che la mancata commemorazione di Bruno Pizzul, scomparso il 5 marzo scorso, ha lasciato molti tifosi e addetti ai lavori senza parole.
Solo pochi anni fa, nel 2021, il suo nome era stato evocato per un clamoroso ritorno alla telecronaca della finale di Euro 2020, quando l’Italia di Mancini si giocava il titolo contro l’Inghilterra. Nonostante non fosse più la voce ufficiale della Nazionale da tempo, la sua figura era ancora centrale nella memoria collettiva degli appassionati. Tanto che, nel suo paese natale, Cormons, fu proprio lui ad annunciare con emozione: “Siamo Campioni d’Europa”.
Eppure, quando è arrivato il momento di rendergli l’ultimo tributo, la massima serie del calcio italiano è rimasta in silenzio.
Un errore che fa discutere
A rendere il tutto ancora più inspiegabile è il fatto che la stessa Lega Serie A, attraverso un comunicato ufficiale, aveva riconosciuto l’enorme contributo di Pizzul al giornalismo sportivo e al calcio italiano. Lo aveva definito “storico giornalista e telecronista”, ricordando il suo ruolo centrale nel raccontare quarant’anni di emozioni calcistiche.
Eppure, nonostante le belle parole, nessuna partita del campionato ha visto un minuto di raccoglimento per lui. Un’assenza che stride ancor di più se si pensa che, solo qualche settimana prima. Era stato osservato un minuto di silenzio per Totò Schillaci, l’eroe delle notti magiche di Italia ’90. Una scelta che sembra dimenticare che proprio Pizzul fu la voce di quelle imprese, il narratore di momenti indelebili nella storia del calcio italiano.
Altrove, invece, il tributo è stato reso: nella città di Scafati, in occasione di un match di Serie D, è stato osservato un minuto di raccoglimento. Un gesto che ha evidenziato ancora di più la mancanza della Serie A.
Un’omissione che resta inspiegabile, una brutta figura che getta un’ombra sulla sensibilità del calcio italiano verso chi ha contribuito a renderlo grande.