Schlein incalza Calenda: la sfida al centro si fa più aspra
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Bufera su Calenda per colpa di “Giorgia Meloni”: le parole della Schlein

Elly Schlein

Schlein invita Calenda a prendere posizione, criticando l’ambiguità centrista. La risposta del leader di Azione innesca un nuovo scontro.

In un panorama politico italiano sempre più frammentato, il dibattito sul futuro del centrosinistra si fa incandescente, per le mosse di Calenda. A pochi mesi dalle elezioni europee, le forze progressiste si confrontano non solo con l’opposizione al governo Meloni, ma anche con la necessità di definire una linea comune. La polarizzazione tra riformismo moderato e progressismo radicale crea una tensione crescente tra i vari attori in campo, specialmente all’interno dell’area che va dal Partito Democratico ad Azione.

Carlo Calenda
Carlo Calenda – newsmondo.it

Il centrosinistra alla prova dell’identità

Negli ultimi mesi, Carlo Calenda ha proposto una “coalizione dei volenterosi”, un’alleanza tra moderati, Forza Italia e una parte del Pd. Una proposta che sembra strizzare l’occhio al pragmatismo centrista, puntando su una via alternativa alle classiche coalizioni di destra e sinistra. Tuttavia, questa visione ha trovato resistenza da chi sostiene un approccio più marcatamente progressista e alternativo alle larghe intese.

Lo scontro tra visioni: progressismo contro centrismo

Durante un’intervista su La7, la segretaria del Pd Elly Schlein ha lanciato un messaggio chiaro e diretto a Calenda: “Penso che Carlo Calenda debba decidere da che parte stare, non si può stare con un piede in due scarpe. Decida da che parte stare, non si può stare un po’ di qua e un po’ là”. Il riferimento all’ambiguità centrista di Azione è palese. Per Schlein, non è più il tempo dei compromessi, ma quello delle scelte nette. “La linea del Pd è una ed è chiara: noi torneremo al governo vincendo le elezioni con una coalizione progressista, senza larghe intese o accordi di Palazzo.”

La replica di Calenda non si è fatta attendere. Sui social, il leader di Azione ha rivendicato la posizione del suo partito: “Cara Schlein, noi stiamo al centro dove ci hanno messo gli elettori. Non andiamo dietro ai populisti filo putiniani e non ci asteniamo quando si tratta di Ucraina, riarmo europeo e difesa. Il resto è fuffa.”

Lo scontro rivela una frattura ideologica profonda: da un lato chi vuole una sinistra coesa e netta, dall’altro chi punta su un centro forte, autonomo e riformista. Il futuro della coalizione progressista si gioca proprio su questa dicotomia.

E la notizia chiave è che questo duello tra Schlein e Calenda potrebbe ridefinire gli equilibri politici del centrosinistra in vista delle prossime elezioni.

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ultimo aggiornamento: 1 Aprile 2025 13:05

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