La vignetta che ritrae Arianna Meloni ha suscitato l’ira della premier e ha creato la bufera sui media. Oggi il Fatto risponde con un’altra vignetta.
La vignetta di Natangelo uscita ieri sul Fatto quotidiano ritraeva la sorella della premier Arianna Meloni, nonché moglie del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, a letto con un uomo di colore. Un disegno che voleva far satira sulla frase che nei giorni scorsi aveva scatenato un’altra polemica del ministro sulla “sostituzione etnica”. Subito è scattata la bufera per la vignetta condannata da tutte le parti della maggioranza e alcuni esponenti delle opposizioni.
La critica maggiore che si è fatta alla vignetta, oltre al fatto di essere sessista, è che non fa satira perché non colpisce un personaggio politico bensì tocca la moglie di un politico estranea a questo mondo e quindi in teoria immune dalla satira. La prima ad adirarsi la premier Giorgia Meloni che entra in difesa di sua sorella e di una donna – non politica – sbattuta su un giornale con l’accusa di avere relazioni extraconiugali.
La risposta del Fatto
Ma non contento, il Fatto ne pubblica un’altra, come preannunciato e data la polemica suscitata ieri per l’altra. Ironizza il quotidiano di Travaglio scrivendo come titolo “Vignetta riparatoria”. Lui legge la Gazzetta dello Sport. Lei dice: «Preferivo la vignetta di prima». Lui risponde: «Come dici, cara?». E lei: «No, gnente, buonanotte Francé». Al disegno segue poi un editoriale di Travaglio che ironizza sull’episodio in tono molto sarcastico.
Il direttore del Fatto spiega che l’oggetto della vignetta precedente era Lollobrigida non certo Arianna Meloni. «La figura positiva della vignetta, la moglie, viene scambiata per vittima da chi pensa che il gallo italico sia un playboy da invidiare e la donna che gli rende pan per focaccia (con un “negro”, poi) sia una puttana. Una volta si diceva: “Se non lo capisci, ti faccio un disegno”. Ma questi non capiscono neppure i disegni: d’ora in poi solo vignette con la didascalia» scrive Travaglio.
