In tv, Roberto Burioni, virologo e immunologo, ha detto la sua sul Fentanyl, farmaco molto discusso rinominato “droga dello zombie”.
Negli USA è scattato l’allarme Fentanyl con tanto di allerta per quella che è stata ribattezzata “la droga degli zombie”. In Italia, invece, c’è chi, in un certo senso, difende il farmaco. A ‘Che Tempo Che Fa’, infatti, il noto virologo e immunolgo, Roberto Burioni ha parlato con Fabio Fazio del delicato argomento.
Burioni, il commento sul Fentanyl
“Il fentanyl è un farmaco, non è una droga come l’eroina o la cocaina. È un farmaco che ha un’importanza nell’utilizzo medico, come cura del dolore”, ha voluto subito precisare il virologo da Fazio. Parlando ancora dei pregi di tale medicinale: “Ha dei grandi vantaggi, è molto facile da somministrare, è molto più potente della morfina e ha un’azione rapida”.
Allo stesso tempo, Burioni ha voluto sottolineare come “il fentanyl è molto più potente dell’eroina, e oltretutto è molto più facilmente ed economicamente producibile. E se questo rappresenta un vantaggio per la medicina, la dose massima che non può essere superata onde evitare la morte per soffocamento è di soli 3 milligrammi. L’utilizzo medico, infatti, va per microgrammi”.
Sulla situazione in Italia, poi, l’esperto ha aggiunto che “il Governo ha fatto bene a preoccuparsi”.
Una sorta di allarme internazionale è scattato, infatti, nell’ultimo periodo dopo i dati arrivati dagli States che riferiscono di una media di 180 vittime al giorno, fino al picco di 109mila decessi in un anno.
La posizione del Governo italiano
Sulla questione Fentanyl, la posizione dell’Italia e del Governo Meloni è chiara. La Presidente del Consiglio, nei giorni scorsi, durante la presentazione del Piano Nazionale di Prevenzione a Palazzo Chigi, assieme a diversi Ministri, aveva precisato: “Al momento, in Italia non c’è una vera e propria emergenza, ma l’intento è di alzare, per tempo, un muro, per evitare un grave pericolo per i nostri giovani. Il Fentanyl è un analgesico molto potente che può avere effetti devastanti su chi lo assume per scopi diversi da quelli sanitari. Sono sufficienti, infatti, appena 2 milligrammi della sostanza per uccidere una persona”.