Burioni, allarme zanzare: “Una carneficina. Ecco quanti morti ogni anno”

Burioni, allarme zanzare: “Una carneficina. Ecco quanti morti ogni anno”

Intervenuto a ‘Che Tempo Che Fa’, Roberto Burioni ha fatto il punto sulla situazione zanzare nel mondo e la loro pericolosità.

Come ogni settimana, a ‘Che Tempo Che Fa’ sul Nove con Fabio Fazio è stato il momento della parentesi legata all’attualità e alla Scienza. Ospite il virologo Roberto Burioni che ha dato qualche informazione in più a proposito delle zanzare di cui, negli ultimi mesi, si sta parlando in modo molto diffuso. In particolare l’esperto ha spiegato la pericolosità di tali insetti che portano patologie come il Dengue, la febbre gialla, la malaria e altre.

Roberto Burioni

Burioni e l’allarme zanzare

Nel suo intervento a ‘Che Tempo Che Fa’, Burioni ha subito spiegato: “Noi abbiamo paura di leoni e tigri ma, nonostante abbiano un aspetto innocuo, le zanzare sono gli animali più pericolosi per l’uomo“. In questo senso, il riferimento del virologo è ai dati allarmanti legati alle malattie che tali insetti portano nell’uomo dato che le zanzare “uccidono mediamente ogni anno nel mondo da 500mila a 1 milione di persone. Il 75% delle vittime sono bambini sotto la soglia dei 5 anni. Si tratta di una carneficina, in particolare per quanto riguarda la malaria, che è la più temibile”.

Nature e un mondo senza zanzare

Le argomentazioni tra il conduttore Fabio Fazio e il virologo si sono poi spostate su una particolare ipotesi che, qualche tempo, era stata anche discussa in una rivista scientifica internazionale e autorevole come Nature. Burioni ha detto: “Su questo giornale si cominciò a discutere di un mondo senza zanzare: alcuni si chiesero perché, se si estinguono tante specie, perché non le zanzare?”.

In questo senso le affermazioni del virologo sono provocatorie ma, allo stesso tempo, portano a fare dei ragionamenti interessanti: “Ma a che servono queste zanzare nell’ecosistema, se poi provocano solo danni alla salute dell’uomo?”, la domanda che apre al dibattito da parte dell’esperto e che fa seguito, appunto, alla teoria avanzata qualche tempo fa.